Il Blog di Livia Turco

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Month: Marzo, 2010

Bagnasco e l’aborto. Intervista di Livia Turco al Corriere

23 Marzo, 2010 (15:32) | Interviste | Da: Livia Turco

Dal Corriere della Sera di martedì 23 marzo 2010, pagina 9

Intervista a Livia Turco

“Nessuna sorpresa Ma la gente decide con la sua coscienza”

di Monica Guerzoni

«Qual è la novità?».

La novità, onorevole Livia Turco, è che il cardinale Angelo Bagnasco ha Invitato i cattolici a votare contro l’aborto.

«Appunto, dov’è la novità?».

Lei non ci legge un appello a scegliere, nei Lazio, Renata Poiverini Invece di Emma Bonino?

«Se anche questo fosse l’intento, e io non lo credo, la gente vota sulla base della propria coscienza e gli italiani hanno dato prova di avere un approccio maturo. E poi le parole del cardinal Bagnasco si devono prendere per intero».

Difesa della vita, famiglia fondata sul matrimonio, aborto come «delitto incommensurabile»…

«E invito alla moralità della politica. E qui credo che la Bonino abbia molto pi le carte in regola rispetto alla Polverini. Oj’esto punto credo imbarazzi pi il centrodestra, come avvenuto in passato. Ecco, la politica non deve strumentalizzare i vescovi. Chi ilspetta davvero la Chiesa, non la strumentalizza».

Non pensa che da Oltretevere sia arrivato un bell’assist a Berlusconi?

«Non mi pare, basta leggere li messaggio nella sua interezza. Una riflessione a tutto campo sulla realtà del Paese, con accenti anche molto preoccupati sulla situazione economica e sociale. Sono parole che vanno ascoltate e su cui dobbiamo tutti riflettere. 11 centrodestra si faccia un bell’esame di coscienza ed eviti di strumentallzzare».

Per la Bonino le parole di Bagnasco sono «un evergreens…

«Non vedo significative novità, è la posizione tradizionale della Chiesa».

Ma forse il monito non arriva a caso: voi avete candidato un’abortista storica, il che vi ha creato problemi con i cattolici, anche dentro il Pd.

«Non credo sa giusto definire così Emma Bottino. E una donna dalla parte delle donne, che ha affermato il principio etico della libertà femminile. Anche grazie alle sue battaglie, da quando c’è la legge il ricorso all’aborto è diminuito del 45%. L’emergenza etica non sono le donne che abortiscono, che lo fanno con grande dolore e che sono sempre meno, il problema è che fare figli è diventato un lusso».

E l’aborto «invisibile»? L’«ecatombe progressiva»?

«Vorrei tranquillizzare il cardinale rispetto al rischio di banalizzazione dell’aborto che porterebbe la pillola Ru486. Le donne sanno che l’aborto è sempre un dramma e uno scacco e sono le prime a non banalizzarlo. Stia tranquillo, Bagnasco. Abbiate fiducia nelle donne e nella Bonino».

Non è troppo chiedere ai vescovi di aver fiducia nella Bonino?

«I governi di centrosinistra hanno fatto moltissimo per la prevenzione dell’aborto e la tutela sociale della maternità ed Emma farà moltissimo nel Lazio. Mentre il Pdl di prevenzione dell’aborto non parla neanche più ».

Bersani ha apprezzato il monito di Bagnasco sui comportamenti, ma non si è affannato a difendere la Bonino, candidata del Pd. Inbarazzo o paura di perdere?

«Io questo problema non lo vedo. Avete qualche dubbio su Bersani che difende la Bonino? Continua a dire che Emma è una fuoriclasse…».


Cure palliative: anche l’Italia diventa normale

15 Marzo, 2010 (11:53) | Articoli pubblicati | Da: Livia Turco

Leggi l’articolo di Livia Turco sulle cure palliative apparso su L’Unità del 12 marzo scorso.

l’articolo unità cure palliative

Cure palliative: vivere la malattia senza sofferenza

15 Marzo, 2010 (11:45) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

Ecco la dichiarazione di voto del gruppo Pd sul ddl sulle cure palliative e le terapie del dolore,  comunicata nell’Aula della Camera il 9 marzo scorso da Livia Turco.

Signor Presidente, onorevoli colleghe e colleghi,

noi abbiamo tenacemente voluto questa legge e il nostro contributo, come ha riconosciuto il Ministro Fazio, è stato determinante. Lo è stato attraverso la presentazione di un disegno di legge - questa è una legge di iniziativa parlamentare - contribuendo alla stesura del testo unificato e poi battendoci per trovare le risorse affinché questa legge non fosse soltanto una legge-manifesto. Abbiamo operato mettendoci dalla parte delle persone e abbiamo tenacemente ascoltato. Idealmente voglio ringraziare i tantissimi medici, infermieri, quegli straordinari volontari, quelle straordinarie ONLUS (strutture del privato sociale), che sono stati i pionieri del nostro Paese: da soli e per primi hanno scritto una pagina straordinaria e ancora poco conosciuta. Questa legge-quadro corona il loro impegno, la loro capacità innovativa, la loro dedizione totale al bene delle persone.
A proposito di persone, voglio dedicare un pensiero ai più piccoli, ai bambini che vivono il tormento di lunghe malattie e di tanto dolore. Voglio sottolineare il valore delle cure palliative pediatriche e dire che sono contenta di aver avuto la possibilità, quando ero Ministro, di promuovere queste cure palliative pediatriche attraverso atti amministrativi. Sono particolarmente contenta di vedere quegli atti ripresi qui e indicati nella legge come livelli essenziali di assistenza.
Abbiamo tenacemente voluto questa legge. Per questo, mi consentano il presidente Palumbo e l’onorevole Di Virgilio di dire qui che siamo stati molto colpiti e amareggiati per le polemiche di cui ieri siete stati protagonisti come se volessimo in qualche modo non affrontare questo disegno di legge. Proprio voi sapete quanto noi abbiamo voluto e quanto siamo affezionati a questa legge (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Per questo noi voteremo a favore, nonostante i limiti che con molta puntualità le mie colleghe e i miei colleghi hanno questa mattina rappresentato e voglio cogliere l’occasione per ringraziare le colleghe e i colleghi, i deputati e le deputate del Partito Democratico che fanno parte della XII Commissione (Affari sociali) e che hanno condiviso questo sforzo per costruire una pagina di bella politica.
All’onorevole Barani, che non ha perso l’occasione di essere inutilmente polemico, vorrei ricordare la storia istituzionale delle cure palliative (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico): non le abbiamo inventate noi, ma i medici e i volontari straordinari di cui ho parlato prima. Ma c’è una storia istituzionale delle cure palliative, che inizia con la legge n. 39 del 1999, quando il Ministro Rosy Bindi stanziò 500 milioni per gli hospice (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Poi prosegue con l’ospedale senza dolore, Ministro Umberto Veronesi; poi prosegue ancora con i provvedimenti sulle cure palliative pediatriche, sul regolamento che definisce gli standard degli hospice e con le risorse per il patto della salute di cui beneficia anche questo provvedimento. Questi sono fatti che risalgono all’ultimo Governo Prodi. Questi sono fatti: è la storia delle cure palliative nel nostro Paese.
Per questo noi ci siamo molto affezionati, ma non c’è dubbio che questa legge, con il contributo di tutti, con un lavoro condiviso e soprattutto con l’ascolto dei medici, degli infermieri, dei volontari, delle famiglie, questa legge segna un salto di qualità, perché scrive in modo chiaro due grandi valori. Il primo è la dignità delle persone sempre, la dignità della vita sempre; la dignità della vita vale ancora di più quando si sta affrontando la sua fase terminale. Allora è importante che ci sia una legge che parli di rispetto, di accompagnamento, di sostegno; una legge che dica: noi vogliamo dare una carezza a tutti, quel pallium da cui l’espressione cure palliative, il mantello che avvolge. Noi sentiamo la responsabilità, a partire da questa legge, di far sì che quella carezza, quell’accompagnamento, quella presenza sia per tutte le persone, perché la più atroce delle disuguaglianze, la più cruda, la più ingiusta, è quella nei confronti della morte, il fatto di avere delle persone accanto con la possibilità di essere seguiti sulla base del reddito e non sulla base della dignità della persona. Per noi le cure palliative vogliono dire questo: impegno a promuovere la dignità della vita sempre e per tutte le persone, facendo in modo che nessuno sia solo di fronte alla malattia. Per questo è importante quella rete, e non soltanto gli hospice, per questo è importante il team professionale, per questo sono importanti le cure palliative a domicilio.
L’altro grande valore scritto nella legge è quello di poter vivere la malattia senza sofferenza, combattendo il dolore. Noi proseguiremo la nostra battaglia, anche culturale oltre che concreta, per affermare la sfida contenuta nelle cure palliative: quel nuovo paradigma che innova la medicina e il sistema sanitario, quello che viene definito un approccio olistico per cui ciò che conta è la persona, la sua storia, le sua relazioni, la sua dimensione umana profonda: la persona e non la malattia; poi c’è la competenza della persona malata che deve essere ascoltata; la relazione di fiducia tra medico e paziente; la continuità assistenziale. Questa è la grande sfida contenuta in questa legge che noi faremo di tutto per affermare concretamente nel Paese e ci auguriamo che questi valori, dignità della persona, relazione di fiducia tra medico e paziente, umanizzazione della medicina, presa in carica della persona, siano presenti anche, scritti in modo netto, nella legge sul testamento biologico.
Noi vigileremo sull’applicazione di questa legge, daremo battaglia per le risorse; apprezziamo che il Ministro abbia accolto l’ordine del giorno che abbiamo presentato su questo aspetto. Daremo battaglia e soprattutto continueremo a dare battaglia affinché si affermi nel nostro Paese il valore della dignità della persona. Continueremo a dare battaglia perché davvero nessuno si trovi solo di fronte alla malattia, la grande sfida di questa importante legge che oggi approviamo (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori).

Livia Turco

Cure palliative. Finalmente via libera a legge

10 Marzo, 2010 (10:36) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

Determinante contributo del Pd

“Finalmente la Camera ha approvato definitivamente la legge sulle cure palliative e le terapie del dolore, attesa da molti anni e tenacemente voluta dal Pd. Siamo riusciti a sconfiggere la demagogia della destra che non ha esitato ad usare cinicamente il dolore a fini di propaganda ideologica”. Lo ha detto Livia Turco, capogruppo Pd in commissione affari sociali della Camera.
“Grazie al lavoro che abbiamo fatto in commissione prima e in aula dopo – prosegue Turco - siamo riusciti a migliorare il testo rispetto alla prima versione. L’accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore viene finalmente riconosciuto come un diritto per assicurare la dignità della persona umana, il bisogno di salute, l’equità d’accesso, l’uniformità delle prestazioni su tutto il territorio nazionale, la qualità delle cure e la loro appropriatezza. Questa legge si propone sostanzialmente di realizzare due diritti fondamentali: la libertà di scegliere il luogo in cui concludere la propria vita, sia esso la casa, l’hospice, l’ospedale o la casa di riposo; e la continuità di cura, per assicurare in tutto il percorso di avvicinamento alla morte una presenza qualificata in grado di dare risposte tempestive ed adeguate. E’ una legge che merita certamente di più in termini sia di risorse economiche, che di formazione degli operatori e del necessario riconoscimento delle loro professionalità”.

Cure palliative. Smascherato il cinismo della destra

9 Marzo, 2010 (17:14) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

Importante vittoria dell’opposizione alla Camera

“Messo a nudo il cinismo della destra. Adesso tutti sanno chi non vuole la legge sulle cure palliative. Davanti alla nostra proposta di votare subito in aula il provvedimento, la destra non è stata capace di dire di sì. Se l’Aula della Camera sta discutendo il provvedimento è perché lo ha chiesto il Pd facendo votare l’inversione dell’ordine del giorno. È una importante vittoria per l’opposizione e una sconfitta per la maggioranza che è sempre più arrogante e crudele”.
Lo ha detto Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.