Il Blog di Livia Turco

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Month: Febbraio, 2013

Bene Ambrosoli che pone come priorità voto agli immigrati

20 Febbraio, 2013 (18:58) | Dichiarazioni | Da: Redazione

“Se vivessi in Lombardia voterei senza dubbio per il giovane Reas Syed. Un ‘nuovo italiano’ candidato nelle liste del Partito Democratico a sostegno di Umberto Ambrosoli Presidente della Lombardia”. Lo dichiara Livia Turco, Presidente del Forum Immigrazione del Pd.
“Ho potuto conoscere ed apprezzare Reas per la sua serietà e competenza e sono convinta che rappresenterà per il Partito Democratico e per la Regione Lombardia un punto di riferimento importante su temi dell’immigrazione e delle politiche di convivenza dopo lunghi anni di governo delle destre condizionato dal populismo leghista, che ha alimentato solo paure e discriminazioni nei confronti degli immigrati. Un plauso al partito lombardo e milanese e al candidato Umberto Ambrosoli per aver scelto di porre tra le priorità il tema dei nuovi italiani nell’agenda della nuova Lombardia”.

Immigrazione. Ecco il programma del PD

14 Febbraio, 2013 (13:01) | Dichiarazioni | Da: Redazione

Dieci punti. Da una nuova legge quadro al diritto d’asilo. E’ il programma del Pd sull’immigrazione presentato oggi da Livia Turco, responsabile del Forum Immigrazione del PD insieme a Marco Pacciotti, coordinatore del Forum e a Khalid Chaouki, responsabile Nuovi Italiani del PD.

Tra le proposte di spicco quella della cittadinanza per la quale si propongono due tipologie:
- per i figli di genitori immigrati residenti in Italia da almeno 5 anni, nati in Italia, riconoscimento della cittadinanza italiana alla nascita su richiesta dei genitori;
- per i bambini giunti in Italia e per quelli, nati in Italia i cui genitori sono in Italia da meno di 5 anni, riconoscimento della cittadinanza italiana, su richiesta dei genitori, al termine del primo ciclo scolastico.

In entrambi i casi al compimento del 18° anno il giovane conferma la sua volontà di essere cittadino italiano.

Per il Pd poi ci sono però una serie di norme immediatamente applicabili:
a) l’abrogazione del reato di immigrazione clandestina;
b) abrogazione della tassa di permesso di soggiorno;
c) il superamento dei CIE per ricondurre l’istituto del trattenimento al limitato e temporaneo scopo dell’identificazione dello straniero;
d) la revisione di una serie di reati-satellite di quello di immigrazione clandestina (si pensi al reato di illegale permanenza sul territorio in caso di mancata ottemperanza all’ordine di espulsione, punito fino a quattro anni di reclusione) o la loro depenalizzazione e sostituzione con sanzioni amministrative, fermi restando i reati connessi al traffico di essere umani ed allo sfruttamento degli immigrati;
e) la revisione dei requisiti per i ricongiungimenti familiari relativi al reddito ed alle misure delle abitazioni, che da strumenti di garanzia per i familiari da ricongiungere si sono trasformati in ostacoli all’esercizio del diritto fondamentale all’unità familiare;
f) la modifica dei termini di durata dei permessi, al fine di rendere più stabile il soggiorno regolare e sottrarre alla precarietà indotta dalla perdita del lavoro, consentendo una maggiore possibilità di nuova ricerca di lavoro;
g) istituire il fondo per le politiche di integrazione.

Leggi il programma del PD sull’immigrazione

Ancora un dramma dell’immigrazione. Adesso basta

14 Febbraio, 2013 (09:19) | Dichiarazioni | Da: Redazione

“Il gesto di disperazione del diciannovenne ivoriano che decide di darsi fuoco per evitare l’espulsione deve farci riflettere sui drammi umani che troppo spesso sono conseguenza di tentativi falliti di emigrazione”. Lo dichiara Livia Turco, presidente del Forum Immigrazione del PD.
“Chi lascia il proprio paese lo fa per ricercare una vita più dignitosa, più sicura e una situazione di benessere più edificante. Non possiamo accettare che nel nostro Paese il termine immigrazione venga così spesso associato alla parola dramma.
La scelta dell’ivoriano di porre fine alla propria vita, pur di non essere rimandato indietro, deve far riflettere anche sul fatto che sia indispensabile trovare delle strade alternative al sistema delle espulsioni, magari puntando sul rimpatrio assistito come già fanno in altri paesi europei.
Purtroppo – aggiunge Turco - questa tragedia ci dimostra anche la totale inadeguatezza del sistema europeo di protezione. Altro punto essenziale sarà quello di rivedere e modificare il regolamento di Dublino. Al giovane ragazzo va tutta la nostra solidarietà e l’augurio di pronta guarigione”.

Indignati per aggressione a Khalid Chaouki

4 Febbraio, 2013 (18:02) | Dichiarazioni | Da: Redazione

Denunciamo le pesanti aggressioni e le gravi violenze verbali che il nostro giovane candidato Khalid Chaouki sta ricevendo in questi  giorni via web.
Siamo preoccupati ma soprattutto indignati per le parole volgari e razziste che vengono rivolte a Khalid. A lui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà.
Non lo tolleriamo e riteniamo inaccettabile che in Italia una persona, per le sue origini, la sua religione o peggio per le sue idee, possa ancora essere vittima di questi vili atti intimidatori.
Sono comportamenti che ci inducono a rafforzare il nostro impegno teso a sradicare qualsiasi atteggiamento  di discriminazione.
Siamo tuttavia convinti che la maggior parte degli italiani sia animata dai principi di solidarietà, generosità e rispetto reciproco.

Livia Turco