Il Blog di Livia Turco

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Month: Marzo, 2019

Verona, il dovere di esserci, per dire NO

28 Marzo, 2019 (12:39) | Articoli pubblicati | Da: Redazione

Vogliono riportarci al Codice Maritale del 1942! Dimenticare la Costituzione che mette al centro la dignità della persona ed il riconoscimento dei diritti della famiglia quale società naturale basata sulla eguaglianza morale e giuridica dei coniugi!

Quando propongono  che le donne devono solo fare le madri in nome della differente natura femminile calpestano la libertà femminile, sviliscono la maternità che è bella se e perché è scelta, la rinchiudono nel recinto della dimensione privata “altra” rispetto alla dimensione pubblica e della cittadinanza dimostrandosi ciechi rispetto al fatto che la speciale relazione umana della maternità espande in tutta la società il valore della cura delle persone, impediscono agli uomini di scoprire la bellezza della paternità e della relazione di cura.

Quando propongono come unica famiglia quella basata sul matrimonio, quando calpestano le altre forme di famiglia, quando negano i diritti delle persone omosessuali , quando seminano odio nei confronti dei migranti cancellano la nostra Costituzione che ha il suo valore fondamentale nella dignità della persona .La persona è corpo, mente, relazioni umane, riconoscimento dell’altro. Per costruire l’inderogabile valore della solidarietà e della uguaglianza di fatto.

Calpestano settanta anni di faticose battaglie che in applicazione dei valori costituzionali , hanno conquistato leggi fondamentali come il Diritto di famiglia, il divorzio, la tutela sociale della maternità, l’adozione del bambino/a come relazione genitoriale,  le politiche dei tempi di vita e di lavoro, la legge quadro sui servizi sociali, le leggi per i diritti dell’infanzia  e per la presa in carico delle diverse abilità.

Calpestano soprattutto ciò che nella vita di tutti i giorni, donne e uomini vivono .

Calpestano la loro fatica di costruire famiglie come comunità di affetti, comunità educative, comunità aperte, plurali.

Nascondono quelli che sono i problemi reali delle famiglie.

Il lavoro che manca.

La fatica del lavoro di cura ancora troppo sulle spalle delle donne. In questi anni di crisi economica e sociale durissima le famiglie hanno potuto contare su una straordinaria catena della solidarietà femminile che ha unito le generazioni: mamme che aiutano le figlie e le nipoti,  mamme prendono in carico le loro mamma anziane, le loro nonne. Senza questo anello forte della solidarietà femminile nella cura delle persone che ha tappato i buchi del nostro welfare la vita sarebbe stata più dura, le solitudini più dolorose, le fragilità abbandonate a se stesse,  le diseguaglianze ancora più acute.

I nostri figli, che non possono avere i figli che desiderano perché impediti dalle loro condizioni sociali, privati della possibilità del sogno e  della speranza.

Amare le famiglie significa finalmente mettere al centro dell’agenda politica ciò che ora non c’è : la buona e piena occupazione femminile, i servizi per l’infanzia, assegni per i figli, congedi parentali , politiche dei tempi di vita e di lavoro che consentano di dedicare la cura ai figli e di vivere il tempo per se’. Prendere in carico le persone anziane fragili con un programma per le persone non autosufficienti,  valorizzare le competenze delle persone diversamente abili. Costruire convivenza tra italiani e nuovi italiani. Proporre come punto qualificante del progetto europeo la cittadinanza civile Europea, pari diritti e doveri tra europei e cittadini migranti lungo-residenti compreso il diritto di voto locale.

Amare la famiglia significa liberarla dal permanere di forme di patriarcato come la trasmissione del cognome ai figli/e.

La sfida è culturale ed  etica e riguarda la questione di fondo: la libertà femminile .Come dimostra la drastica riduzione del ricorso all’aborto nel nostro Paese essa è un inedito principio etico di esercizio della responsabilità. Che ha costruito una nuova dimensione ed esperienza  della maternità. Ha cambiato le relazioni tra donne e uomini. Ha consentito alle donne di essere forti e consapevoli anche  nelle avversità e nelle durezze della vita.

Essa è stata deturpata da quei messaggi culturali e quelle pratiche che hanno banalizzato la libertà sessuale, mercificato il corpo delle donne e degli uomini, esaltato il fare da sé calpestando il valore della solidarietà, avvallato la diffusione di forme di sfruttamento delle donne più povere del mondo con  la pratica dell’utero in affitto.

La libertà femminile è in campo e sta cambiando il mondo. La sfida di questo tempo è che torni ad essere in modo consapevole un soggettività politica che propone un progetto di cambiamento della società. Torni ad essere come lo è stata in altre stagioni  soggetto fondativo della trasformazione sociale.  Per costruire una società umana a misura di donne e uomini , capace di obbligare gli uomini a camminare insieme, a costruire nuove relazioni di amicizia ed una nuova grammatica dei sentimenti.

Livia Turco

Zingaretti segna in modo netto il cambiamento nel PD

18 Marzo, 2019 (11:20) | Dichiarazioni | Da: Redazione

“Molti auguri a Nicola Zingaretti…La relazione di Nicola Zingaretti all’Assemblea Nazionale segna in modo netto e forte il cambiamento che il PD, e tutta la Sinistra, devono realizzare per riconquistare il suo popolo rendere i giovani protagonisti e far risplendere i valori della giustizia sociale e della lotta alle disuguaglianze”.

Lo dichiara Livia Turco, presidente della Fondazione ‘Nilde Iotti’ che ha rivolto ”un forte augurio” al nuovo Segretario del Pd. ”C’è bisogno - dice ancora l’ex ministro della Solidarietà Sociale - di un partito che si prenda cura delle persone, che sappia costruire comunità, che includa. Un partito che coinvolga in un progetto ed in’ alleanza i tanti frammenti sociali e politici della Sinistra del civismo e dell’ambientalismo, del cattolicesimo democratico”. Secondo Livia Turco, infine ”la scelta di Paolo Gentiloni Presidente del partito e’ un segno concreto di questa volontà inclusiva”.

”Auguri a lui - conclude - a Debora Serracchiani ed Anna Ascani, donne capaci e combattive che daranno un contributo per l’unita’ del PD e per la sua apertura alla società”. (ANSA)

Cure palliative. Il punto sull’Osservatorio

14 Marzo, 2019 (16:08) | Interviste | Da: Livia Turco

A nove anni dall’emanazione della Legge 38/2010 che tutela e garantisce ai cittadini l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, la Fondazione nazionale Gigi Ghirotti, in collaborazione con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha organizzato oggi 14 marzo a Roma la  2ª Conferenza di presentazione dei dati dell’Osservatorio volontario per contribuire al miglioramento dell’accessibilità, erogazione, diffusione dei servizi di terapia del dolore e delle cure palliative.

Accanto al monitoraggio ministeriale sull’attuazione della legge 38/2010, la Fondazione  Ghirotti, in collaborazione con la Fondazione Isal, “ha costituito – si legge in un comunicato – un Osservatorio volontario con lo stesso obiettivo di quello ministeriale, ma con un punto di vista diverso: dar voce agli stessi cittadini per offrire alle istituzioni sanitarie una mappatura e un’analisi utile che esprime la ‘voce di chi cerca sollievo’”.

L’incontro, intitolato “Ho 38 di legge! sale il termometro su cure palliative e terapia del dolore”, è stato anche occasione per fare il punto sullo stato di attuazione della normativa, con diversi esperti del settore.

I nuovi dati rilevati dall’Osservatorio coordinato dall’ex ministro Livia Turco sono stati presentati nel corso della conferenza moderata da Paola Saluzzi. Previsti interventi di Vincenzo Morgante, presidente Fondazione Ghirotti; Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e integrazione della Regione Lazio, e Giulia Grillo, ministro della Salute.

Ascolta qui l’intervista a Livia Turco su Radio InBlu (a partire dal minuto 9.20)

Questo Governo odia le donne

3 Marzo, 2019 (09:41) | Dichiarazioni | Da: Redazione

 ”Questo è un governo che odia le donne, calpesta la dignità femminile, considera la libertà della donna una bestemmia, le vuole sottomesse”. E’ quanto dichiara Livia Turco, presidentessa della Fondazione ‘Nilde Iotti’, commentando il patrocinio che il ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, ha dato al World congress of families che si terrà a fine mese a Verona.

Un Congresso, ricorda Livia Turco, voluto da chi individua come cause del declino della famiglia tradizionale il lavoro femminile. ”Il Governo sta distruggendo il welfare - dice l’ex ministro delle Solidarietà Sociale - e vuole obbligare le donne a stare a casa a fare figli, lavare e stirare, con lo spauracchio che altrimenti si sfasciano le famiglie”. ”Questi governanti accecati dal maschilismo vanno combattuti - dice Livia Turco - e lo faremo con con tutta la forza e la determinazione di cui siamo capaci, donne e uomini di tutte le generazioni insieme”. (Ansa)