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Immigrazione: dalla paura alla curiosità del conoscere

19 Ottobre, 2009 (11:50) | Articoli pubblicati | Da: Livia Turco

Un articolo di Livia Turco su L’Unità di sabato 17 ottobre in occasione della manifestazione nazionale antirazzismo

Come combattere il razzismo nell’Italia del 2009? Andando alla radice della paura del diverso che si è diffusa nel nostro Paese. Essa è per lo più frutto della propaganda leghista che su questi temi ha costruito una egemonia culturale facendo leva su fatti di cronaca, sulla crisi economica e su uno spaesamento culturale degli italiani di fronte a volti e linguaggi che entrano improvvisamente a fare parte della loro vita. E allora no agli immigrati perché ci portano via lavoro, i posti all’asilo nido e a scuola, stravolgo la nostra cultura. Questi sono gli slogan martellanti della societ dell’”ospite sgradito” nella quale si pongono sempre nuovi vincoli all’integrazione dello straniero che tutt’al più è tollerato, cioè sopportato. La costruzione simbolico-culturale della Lega Nord tiene gli italiani inchiodati al dilemma: “ho bisogno di te, dunque non ti voglio”. Per vincere la paura e contrastare l’egemonia leghista, dobbiamo promuovere la società della convivenza dimostrando con i fatti che mescolati si vive meglio: “ho bisogno di te dunque, voglio imparare a vivere con te”.C’è una miniera preziosa a cui attingere per promuovere il linguaggio della convivenza. Sono i territori dove nelle famiglie, nelle aziende, nei reparti di maternità degli ospedali e nelle scuole si vive da anni l’esperienza della convivenza quasi sempre nascosta dai media e ostacolata dalla politica. E invece dobbiamo fare emergere queste realtà, darle parola, ascoltarle promuovendo la “pedagogia dell’esperienza” che dà volto e voce a questa Italia nuova. Nell’esperienze delle comunità locali si è sedimentato un modello di convivenza, una via italiana all’integrazione. Bisogna partire da qui per imporre nel dibattito pubblico il tema: come stare insieme? Per rendere concreta questa pedagogia dell’esperienza avanzo tre proposte: istituire la giornata nazionale della convivenza per promuovere occasioni di confronti tra italiani e nuovi italiani e discutere dell’Italia; promuovere un forum annuale “L’Italia della convivenza” in cui raccogliere le esperienze di integrazione, costruite nei territori e portarle alla ribalta, farle conoscere, consentire ai protagonisti di raccontarsi; lanciare una proposta di legge di iniziativa popolare per prevedere il diritto di voto alle amministrative per gli immigrati e istituire presso la Camera il “Forum della convivenza”, un luogo permanente di confronto tra i parlamentari, gli immigrati e l’associazionismo per costruire una agenda di lavoro e proposte. Così possiamo passare dalla paura alla curiosità del conoscere e riconoscersi.

Livia Turco

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