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Biotestamento: necessaria legge umana sul fine vita

16 Novembre, 2009 (16:58) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

Oggi scade il termine per la presentazione degli emendamenti al pdl Calabrò.

Turco: “la maggioranza ascolti la voce dei medici e dei pazienti che hanno chiesto una modifica della legge”

”Il Pd chiede alla maggioranza di cancellare lo scandalo dell’imposizione per legge dell’accanimento terapeutico. Ci auguriamo che ci sia convergenza sul nostro emendamento che corregge l’art. 3 della Calabrò”. Così Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera, spiega quali sono i contenuti più importanti degli oltre cento emendamenti presentati oggi dal Pd al pdl Calabrò sul testamento biologico.
”Con gli emendamenti elaborati attraverso una discussione schietta e approfondita nella commissione Affari sociali e nel Direttivo del gruppo - prosegue Turco -, a partire dal lavoro svolto al Senato, il Pd intende dare battaglia per cambiare il testo Calabrò ed ottenere una legge umana sul fine vita che tenga conto anche del dibattito che c’è stato nel Paese dopo l’approvazione della legge al Senato.
La scelta fondamentale è quella di una ‘legge mite’ che non sia di ostacolo all’autonomia e responsabilità del medico, che rispetti le scelte del paziente e valorizzi la relazione di fiducia tra paziente, medico, fiduciario e familiari.
In particolare, questa relazione deve essere il cardine della nuova legge e ad essa deve essere affidata la decisione sulla scelta più rispettosa della dignità e della vita del malato. Per questo l’emendamento che esprime la posizione prevalente del Pd sulla nutrizione artificiale, che e’ un trattamento assicurato da competenze medico sanitarie, prevede che essa sia contenuta nelle dichiarazioni anticipate di trattamento (dat) e che l’efficacia e l’attualità delle dichiarazioni venga verificata ”al letto del paziente’. In quel momento, in accordo con il fiduciario e i familiari le dat possono essere disattese dal medico curante in tutto o in parte, qualora sussistano motivate e documentate possibilità, non prevedibili all’atto della dichiarazione, di poter conseguire ulteriori benefici per la persona assistita”.
”Sfidiamo inoltre - prosegue l’ex ministro della Salute - la maggioranza sulle misure di aiuto alle famiglie, soprattutto di quelle dei pazienti in stato vegetativo. Per questo proponiamo scelte concrete con stanziamenti adeguati, l’inserimento dell’assistenza ai malati in stato vegetativo nei livelli essenziali di assistenza e lo studio osservazionale sugli aspetti preventivi, diagnostici, terapeutici, prognostici e socioassistenziali di questi soggetti. La rilevazione e archiviazione di questi dati permetterà di costituire il registro nazionale degli stati vegetativi e forme neurologiche correlate presso l’Istituto superiore di sanita’. I nostri emendamenti valorizzano anche il consenso informato che è un diritto della persona e non un atto contro il medico”.
Ci auguriamo - conclude l’esponente democratica - che la maggioranza ascolti la voce dei medici e dei pazienti che hanno chiesto una modifica della legge”.

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