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Cittadinanza: testo approvato danneggia i ragazzi

17 Dicembre, 2009 (18:18) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

Turco: “in arrivo una pessima legge”

 E intanto la maggioranza si divide

“Purtroppo arriva in Aula una pessima legge che dimentica il problema fondamentale, che sono i seicentomila ragazzi adolescenti italiani di fatto ma stranieri di nome e per la legge”, dichiara Livia Turco, responsabile del Forum Immigrazione del Pd, in merito alla legge sulla cittadinanza approvata oggi in commissione Affari costituzionali. “Il testo Bertolini - prosegue - non corregge questa anomalia tutta italiana, che colpisce gli adolescenti e i ragazzi. Ci batteremo strenuamente perche’ non passi un testo che rischia addirittura di peggiorare la situazione esistente per cio’ che riguarda i minori”.

La commissione Affari Costituzionali della Camera ha infatti dato il via libera per l’Aula al “testo Bertolini” sulla cittadinanza in calendario in Aula martedì. L’ok è arrivato con i voti favorevoli di Pdl e Lega mentre le opposizioni hanno votato no. Ma, dopo la ‘pax’ siglata ieri sera all’ufficio di presidenza in materia, è di nuovo lite all’interno del Pdl. La commissione Cultura della Camera ha approvato un parere condizionato alla proposta di legge Bertolini. Il relatore del parere, Fabio Granata (vicino al presidente Fini), ha infatti messo ai voti un parere vincolato al recepimento dello “ius soli temperato” contenuto in una serie di emendamenti firmati da lui e dal deputato del Pd Andrea Sarubbi, e sul quale il presidente della Camera Gianfranco Fini ha più volte insistito in occasioni pubbliche. Sul parere, come spiega Granata, il Pdl si è diviso con 7 deputati su 12 che hanno votato sì e alla fine è stato approvato con un ok bipartisan. Di fronte al parere della commissione Cultura, c’è stata una sospensione della Affari Costituzionali che ha poi respinto il parere della Cultura e votato il mandato alla relatrice. La Bertolini però al termine della riunione è andata all’attacco di chi «viene meno agli accordi di maggioranza».

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