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Cure palliative: vivere la malattia senza sofferenza

15 Marzo, 2010 (11:45) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

Ecco la dichiarazione di voto del gruppo Pd sul ddl sulle cure palliative e le terapie del dolore,  comunicata nell’Aula della Camera il 9 marzo scorso da Livia Turco.

Signor Presidente, onorevoli colleghe e colleghi,

noi abbiamo tenacemente voluto questa legge e il nostro contributo, come ha riconosciuto il Ministro Fazio, è stato determinante. Lo è stato attraverso la presentazione di un disegno di legge - questa è una legge di iniziativa parlamentare - contribuendo alla stesura del testo unificato e poi battendoci per trovare le risorse affinché questa legge non fosse soltanto una legge-manifesto. Abbiamo operato mettendoci dalla parte delle persone e abbiamo tenacemente ascoltato. Idealmente voglio ringraziare i tantissimi medici, infermieri, quegli straordinari volontari, quelle straordinarie ONLUS (strutture del privato sociale), che sono stati i pionieri del nostro Paese: da soli e per primi hanno scritto una pagina straordinaria e ancora poco conosciuta. Questa legge-quadro corona il loro impegno, la loro capacità innovativa, la loro dedizione totale al bene delle persone.
A proposito di persone, voglio dedicare un pensiero ai più piccoli, ai bambini che vivono il tormento di lunghe malattie e di tanto dolore. Voglio sottolineare il valore delle cure palliative pediatriche e dire che sono contenta di aver avuto la possibilità, quando ero Ministro, di promuovere queste cure palliative pediatriche attraverso atti amministrativi. Sono particolarmente contenta di vedere quegli atti ripresi qui e indicati nella legge come livelli essenziali di assistenza.
Abbiamo tenacemente voluto questa legge. Per questo, mi consentano il presidente Palumbo e l’onorevole Di Virgilio di dire qui che siamo stati molto colpiti e amareggiati per le polemiche di cui ieri siete stati protagonisti come se volessimo in qualche modo non affrontare questo disegno di legge. Proprio voi sapete quanto noi abbiamo voluto e quanto siamo affezionati a questa legge (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Per questo noi voteremo a favore, nonostante i limiti che con molta puntualità le mie colleghe e i miei colleghi hanno questa mattina rappresentato e voglio cogliere l’occasione per ringraziare le colleghe e i colleghi, i deputati e le deputate del Partito Democratico che fanno parte della XII Commissione (Affari sociali) e che hanno condiviso questo sforzo per costruire una pagina di bella politica.
All’onorevole Barani, che non ha perso l’occasione di essere inutilmente polemico, vorrei ricordare la storia istituzionale delle cure palliative (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico): non le abbiamo inventate noi, ma i medici e i volontari straordinari di cui ho parlato prima. Ma c’è una storia istituzionale delle cure palliative, che inizia con la legge n. 39 del 1999, quando il Ministro Rosy Bindi stanziò 500 milioni per gli hospice (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Poi prosegue con l’ospedale senza dolore, Ministro Umberto Veronesi; poi prosegue ancora con i provvedimenti sulle cure palliative pediatriche, sul regolamento che definisce gli standard degli hospice e con le risorse per il patto della salute di cui beneficia anche questo provvedimento. Questi sono fatti che risalgono all’ultimo Governo Prodi. Questi sono fatti: è la storia delle cure palliative nel nostro Paese.
Per questo noi ci siamo molto affezionati, ma non c’è dubbio che questa legge, con il contributo di tutti, con un lavoro condiviso e soprattutto con l’ascolto dei medici, degli infermieri, dei volontari, delle famiglie, questa legge segna un salto di qualità, perché scrive in modo chiaro due grandi valori. Il primo è la dignità delle persone sempre, la dignità della vita sempre; la dignità della vita vale ancora di più quando si sta affrontando la sua fase terminale. Allora è importante che ci sia una legge che parli di rispetto, di accompagnamento, di sostegno; una legge che dica: noi vogliamo dare una carezza a tutti, quel pallium da cui l’espressione cure palliative, il mantello che avvolge. Noi sentiamo la responsabilità, a partire da questa legge, di far sì che quella carezza, quell’accompagnamento, quella presenza sia per tutte le persone, perché la più atroce delle disuguaglianze, la più cruda, la più ingiusta, è quella nei confronti della morte, il fatto di avere delle persone accanto con la possibilità di essere seguiti sulla base del reddito e non sulla base della dignità della persona. Per noi le cure palliative vogliono dire questo: impegno a promuovere la dignità della vita sempre e per tutte le persone, facendo in modo che nessuno sia solo di fronte alla malattia. Per questo è importante quella rete, e non soltanto gli hospice, per questo è importante il team professionale, per questo sono importanti le cure palliative a domicilio.
L’altro grande valore scritto nella legge è quello di poter vivere la malattia senza sofferenza, combattendo il dolore. Noi proseguiremo la nostra battaglia, anche culturale oltre che concreta, per affermare la sfida contenuta nelle cure palliative: quel nuovo paradigma che innova la medicina e il sistema sanitario, quello che viene definito un approccio olistico per cui ciò che conta è la persona, la sua storia, le sua relazioni, la sua dimensione umana profonda: la persona e non la malattia; poi c’è la competenza della persona malata che deve essere ascoltata; la relazione di fiducia tra medico e paziente; la continuità assistenziale. Questa è la grande sfida contenuta in questa legge che noi faremo di tutto per affermare concretamente nel Paese e ci auguriamo che questi valori, dignità della persona, relazione di fiducia tra medico e paziente, umanizzazione della medicina, presa in carica della persona, siano presenti anche, scritti in modo netto, nella legge sul testamento biologico.
Noi vigileremo sull’applicazione di questa legge, daremo battaglia per le risorse; apprezziamo che il Ministro abbia accolto l’ordine del giorno che abbiamo presentato su questo aspetto. Daremo battaglia e soprattutto continueremo a dare battaglia affinché si affermi nel nostro Paese il valore della dignità della persona. Continueremo a dare battaglia perché davvero nessuno si trovi solo di fronte alla malattia, la grande sfida di questa importante legge che oggi approviamo (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori).

Livia Turco

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