Il Blog di Livia Turco

www.liviaturco.it



“Io lascio, ma devono farlo anche gli altri”

12 Ottobre, 2012 (12:51) | Interviste | Da: Redazione

Intervista a Livia Turco di Wanda Marra - Il Fatto Quotidiano del 12 ottobre 2012

Sta ferma, incollata alla sedia della Commissione Affari sociali, Livia Turco. Si votano gli emendamenti al decreto sulla Sanità (che va in Aula lunedì) e in questi giorni da fuori si sente quasi solo la sua voce. Non molla un attimo. Eppure è pronta a non ricandidarsi. “L’ho detto parlando a una Conferenza delle donne del Partito democratico: sono pronta a lasciare. Però se lascio io lo devono fare anche gli altri”.

È provata Livia Turco. È tirata. Ma d’altra parte i numeri parlano chiaro: sono 7 legislature che siede in Parlamento. E lo Statuto del Pd fissa l’asticella a 3. Certo, fatta la legge trovato l’inganno: e c’è sempre la possibilità di una deroga. Questa volta, però, tra il tormentone rottamazione firmato Matteo Renzi e l’odio verso la casta non c’è da stare troppo tranquilli. Massimo D’Alema (7 legislature anche lui) ha appena annunciato che lui di passi indietro non ne fa. E che anzi, “Renzi si farà male”.

“Sia chiaro: io per la deroga a D’Alema sono pronta a fare le barricate”, dice con passione la Turco. Lei è da sempre tra le più vicine al Lìder Maximo, è di quelle che quando si parla di lui dice “D’Alema è D’Alema”. Non uno come gli altri. “Le deroghe devono essere tre: D’Alema, Veltroni e Bindi. Per questo sono pronta a battermi. Sì, perché “D’Alema ha portato il centrosinistra al governo, Veltroni ha fondato il Pd e la Bindi, con tutti i suoi difetti, è la presidente del partito”.

E gli altri? “Per gli altri, il discorso è diverso. Perché poi: D’Alema ha fatto la storia di questo partito e di questo paese. Ma anche io, anche io faccio parte della storia della sinistra italiana”. E allora, se io sono pronta a fare “un passo di lato” devono farlo anche gli altri. Dalle 4 alle 7 legislature ci sono tutti i capi corrente del Pd: 7 legislature, oltre a D’Alema e Turco, Anna Finocchiaro (che qualcuno tira in ballo pure come possibile candidata al Colle).

“Perchè, se me ne vado io non se ne dovrebbero andare gli altri? Ci sono altre mie colleghe che hanno qualcosa più di me?” A 6 legislature ci sono Franco Marini e Anna Serafini che sulla possibilità di lasciare non hanno detto una parola. Poi, Giovanna Melandri che si è data alla politica filantropica come presidente della Human Fondation. E Veltroni, che sta zitto, ma è “a disposizione” del partito.

Per una deroga, ovviamente. A 5, tra gli altri Castagnetti (che ha annunciato il gran ritiro) e la Bindi, che più battagliera non potrebbe essere. La sua insofferenza contro chiunque parli di big che devono lasciare ai giovani (sia Renzi o Matteo Orfini) trasuda da tutti i pori. Chi le è vicino arriva ad augurarsi che nella nuova legge elettorale ci siano le preferenze, perché così nel Pd capirebbero chi prende i voti. Con 4 Sposetti ha annunciato che farà il nonno, ma Fioroni proprio non ci pensa.

Insomma, è una bella richiesta quella che fa la Turco, che le deroghe siano solo tre. “Una cosa però la voglio dire - e l’ho anche scritto - a chi come Orfini e i giovani turchi dice che siamo stati incapaci di resistere al liberismo, che siamo una generazione fallita.

Questo non è vero, è inaccettabile. Siamo una generazione che ha fatto tante cose”. Sul dopo Parlamento la Turco non si sente (ancora) di parlare. Quel che è certo è che tiene molto alla Fondazione Nilde Iotti, di cui è Presidente. Obiettivo strategico: “Far diventare le donne classe dirigente”. Lei però, intanto, ha qualche altro sassolino dalla scarpa da levarsi: “Non mi sta bene essere additata come la casta, come quelli che mangiano, che rubano. Io mi sono fatta sempre il culo: è una cosa che non tollero”.

Perché “uno stipendio intero da parlamentare non l’ho mai visto in vita mia. Ho sempre versato al partito: prima al Pci, ora al Pd”. E non è finita qui: Bersani è pronto a chiedere un contributo ulteriore a chi lo sostiene alle primarie. “Faremo tutto, daremo tutto”.

Scrivi un commento

Dovete essere connessi per poter inserire un commento.