Il Blog di Livia Turco

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Categoria: Dichiarazioni

I nostri primi 100 giorni a Roma

3 Ottobre, 2016 (12:46) | Dichiarazioni | Da: Redazione

Nei primi cento giorni avremmo realizzato quanto scritto nel programma Giachetti e discusso con i cittadini in campagna elettorale:

1) Piano contro la povertà, per prendere in carico ed inserire attivamente nel mercato del lavoro le persone che vivono in condizioni di povertà assoluta.

Avremmo utilizzato la misura assunta dal Governo nazionale sul reddito di inclusione sociale, quelle previste nella nuova legge regionale di recepimento della L. 328/2000 ed attivato le risorse dei fondi europei.

Avremmo puntato sul reddito di inclusione sociale per essere efficace tale misura ha bisogno che si agisca in due direzioni: 

1) andare “a scovare”, andare incontro alle persone in condizioni di povertà. Non basta genericamente informare ma bisogna attivare un “sociale d’iniziativa”.

2)Prendere in carico la persona e prevedere un percorso di integrazione sociale e lavorativa.

Per questo bisogna  rilanciare e rimotivare la rete integrata dei servizi in cui i servizi sociali, sanitari, uffici del lavoro, scuole, lavorino insieme.

Ci vogliono operatori sociali preparati, motivati e riconosciuti nel loro lavoro.

Ci vuole anche un impegno del mondo economico oltrechè del terzo settore per attivare i progetti di inserimento lavorativo delle fasce più deboli.

Avremmo pertanto costituito:

un Tavolo con la Regione per l’utilizzo dei fondi  regionali, nazionali ed europei;

il coordinamento dei presidenti delle municipalità;

un Tavolo per la lotta contro la povertà a livello cittadino ed in ogni municipalità,comprendente tutti gli attori sociali, dal  terzo settore al volontariato alle forze economiche.

2) Rilancio  della rete integrata dei servizi sociali con particolare attenzione alle fragilità, alle famiglie, all’infanzia,

avremmo impostato con il metodo della coprogettazione il sistema di accreditamento delle cooperative sociali per garantire un servizio ottimale su tutto il territorio metropolitano;

avremmo attivato l’albo delle badanti per consentire ai cittadini di individuare persone  con garanzie di competenza e serietà e dando  al contempo dignità al lavoro di cura e alle stesse lavoratrici.

3) Avremmo con tutte le nostre forze impedito la chiusura dei Centri antiviolenza.

Non solo, avremmo valorizzato la competenza dei centri anti violenza costruendo una rete per la prevenzione della violenza stessa e della tutela delle vittime che coinvolga i servizi sociali, le scuole, gli ospedali, i tribunali, la prefettura, il privato sociale.

Avremmo puntato in particolare sulla cultura e la formazione coinvolgendo le associazioni giovanili

4) Immigrazione

Avremmo cancellato lo scandalo di Via Cupa trovando una struttura permanente per l’accoglienza dei transitanti e dei richiedenti asilo,  d’intesa con la Regione e il Ministero degli Interni.

Avremmo aderito al Programma SPRARR per un’accoglienza diffusa nella città dei richiedenti asilo, puntando al loro coinvolgimento in attività socialmente utili.

Avremmo cercato di inserire i minori non accompagnati promuovendo sul territorio diverse forme di accoglienza e sostegno , ed in particolare l’affidamento familiare.

Avremmo detto che l’immigrazione non è solo emergenza.

A Roma vivono migliaia di nuovi italiani, che sono integrati nella nostra città e sono insostituibili. Non possono restare invisibili.

Avremmo attivato a livello cittadino ed in ogni municipalità i Tavoli della convivenza, per rendere i cittadini migranti protagonisti della vita della città alla pari dei cittadini romani.

Il Sindaco, avrebbe inviato a tutti i ragazzi figli di migranti, nati in Italia, che compiono 18 anni, una lettera personale, per informarli del loro diritto a chiedere la cittadinanza italiana perché da italiani “di fatto” lo diventino anche per legge.

Avremmo avviato la costruzione del Forum della convivenza, per raccogliere, illustrare e narrare le buone pratiche di convivenza diffuse nelle municipalità, per valorizzare i successi, diffonderli e farli diventare tessuto comune di convivenza e costruire in tal modo Roma città aperta, sicura, accogliente e multiculturale.


Livia Turco

Portare maternità e paternità a Palazzo Chigi, ma sul serio

22 Settembre, 2016 (10:03) | Dichiarazioni | Da: Redazione

Stiamo diventando una società sterile che non consente alle donne ed agli uomini di avere i figli che si desiderano. Sterilità dei corpi perché i tempi sociali condizionano quelli biologici e non rispettano i loro ritmi. Sterilità umana perché il nostro vivere è sempre più  incentrato sulla fretta, sulla velocità sull’ansia della prestazione, sull’apparire, sulla bellezza esteriore. Sterilità culturale, perché dopo l’esaltazione e la idealizzazione della maternità dentro lo stereotipo della maternità come ruolo e come destino , attorno alla maternità è prevalso il silenzio.

La maternità è rimasta un’ISOLA DELLE DONNE, lontana dalla politica che continua a non vederla.

Bisogna che finalmente i temi della maternità e paternità della nascita e crescita dei figli diventino ECCELLENTI POLITICHE, siano messe al centro dell’AGENDA POLITICA del PAESE.

Proposta : anziché ‘fare chiacchiere e promuovere giornate e stampare  ignobili manifesti il Presidente del Consiglio istituisca a palazzo Chigi  un TAVOLO PERMANENTE DI LAVORO PER IL SOSTEGNO ALLA MATERNITA’E PATERNITA’, composto da tutti i Ministeri , con le Regioni, gli enti Locali , le forze economiche e sociali per fare un PROGRAMMA CONCRETO di interventi e per monitorare la sua attuazione, diffonderli e discuterli nel paese attraverso una relazione annuale.

Asili nido, consultori famigliari, assegno per i figli, educazione sessuale e sentimentale, lavoro per le donne, congedi di paternità.

Questi sono le priorità. A partire dalla prossima legge di Stabilità. Con il contributo di tutti i soggetti economici e sociali.


Livia Turco

Ciampi: Livia Turco, rigoroso ma attento a politiche sociali

19 Settembre, 2016 (13:36) | Dichiarazioni | Da: Redazione

“Un uomo rigoroso nel rispetto dei conti pubblici ma attento alle politiche sociali. Ha sempre dimostrato un’enorme sensibilità verso i problemi dei più deboli e delle famiglie in difficoltà”.

Così Livia Turco ricorda con cordoglio Carlo Azeglio Ciampi “che - dice - ho conosciuto e con cui ho lavorato quando, ai tempi dei governi dell’Ulivo, lui era ministro del Tesoro e io della Solidarietà sociale”.

“Il suo rigore mi ha fatto spesso penare, ma insieme - aggiunge Livia Turco - siamo riusciti ad approvare leggi importanti a sostegno dei disabili, dei diritti dell’infanzia, della famiglie e della maternità, fino alla legge quadro 328 sulle politiche sociali”.

“Ciampi - prosegue l’ex ministro -mi ha insegnato a coniugare rigore e solidarietà, mi ha insegnato la sostenibilità economica della solidarietà sociale”.

“Ciampi - aggiunge - è stato una persona di grande umanità e curiosità, aperta nei confronti degli immigrati e dei temi della convivenza civile”. “Voglio ricordarlo per le tante cose che ho imparato da lui” conclude Livia Turco.

(ANSA)

Diritti Umani. “Non sono scontati, siano priorità politica”

19 Aprile, 2016 (19:29) | Dichiarazioni | Da: Redazione

“Le Drammatiche vicende che viviamo in questo nostro tempo: torture, dramma dei profughi, violenze sulle donne ,risorgere dei fili spinati ai confini, ci dicono che ciò che davamo per scontato non lo è ed emergono forme di discriminazione disumane vecchie e nuove”. Lo dichiara Livia Turco, già ministro per la solidarietà sociale e presidente della Fondazione Nilde Iotti, che domani al Senato organizza con la commissione Diritti Umani un convegno su questo tema.

 

“Bisogna che la politica - spiega Livia Turco - si riappropri dei Diritti Umani Fondamentali nella sua dimensione complessiva da cui derivano ciascuno dei diritti civili, sociali, di cittadinanza e di genere”. “Anche nel nostro paese dove vige l’articolo 2 della Costituzione, quei Diritti scontati non sono - aggiunge - Bisogna riaprire nel dibattito politico il valore dei Diritti Umani Fondamentali trovando strumenti sempre più efficaci e forti per tutelarli e promuoverli”.

 

A dibatterne domani saranno il senatore Luigi Manconi presidente della Commissione speciale Diritti Umani; Vincenzo Ferrone ordinario di Storia moderna dell’Università di Torino; Umberto Vincenti ordinario di Etica pubblica all’Università di Padova e padre Ottavio De Bertolis, filosofo del Diritto presso a Pontificia Università Gregoriana. (ANSA)

 

L’intervento di Livia Turco alla scuola di formazione del PD

9 Febbraio, 2016 (11:12) | Dichiarazioni | Da: Redazione

Toccati i temi del welfare, diritti e immigrazione. La lezione di Livia Turco si è svolta il 7 febbraio alla due giorni della scuola politica del PD “Classe Democratica”, svoltasi il 6 e 7 febbraio presso la sede nazionale del partito a Roma.

Intervento di Livia Turco a Classe Democratica, la scuola di formazione del Partito Democratico

Dopo di noi. La prima vittoria di una lunga battaglia

5 Febbraio, 2016 (11:24) | Dichiarazioni | Da: Redazione

L’approvazione alla Camera della legge sul ‘dopo di noi’ è un punto di arrivo, la prima vittoria di una lunga battaglia che ci auguriamo porti in fretta all’approvazione del provvedimento al Senato”.

Lo dichiara Livia Turco, che per anni si è battuta per queste norme che, spiega, “vogliono dare un aiuto concreto alle famiglie con persone con disabilità”. “Una legge di civiltà che nasce da queste famiglie - dice ancora Turco - da chi quotidianamente si fa carico e si prende cura di figli e fratelli disabili e che vive nell’ angoscia di quale sarà il loro futuro una volta rimasti soli”. “E’ da loro che abbiamo imparato l’importanza del ‘dopo di noi’ - prosegue l’ex ministro della famiglia - per questo oltre a ringraziare i parlamentari che si sono battuti per approvarla ringrazio le famiglie”.

“La legge era pronta per essere approvata già nella scorsa legislatura - ricorda Turco - già licenziata all’unanimità dalla commissione Affari sociali della Camera, fu bloccata perchè non ebbe il parere favorevole del Governo Monti, che non riuscì a trovare le risorse”. “Per questo - conclude Livia Turco - voglio ringraziare il governo Renzi che con lungimiranza, invece, ha trovato le risorse per finanziare una legge umana e indispensabile”. (ANSA)