Il Blog di Livia Turco

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Categoria: Dichiarazioni

Migranti. Il 3 ottobre raccontiamo storie accoglienza

2 Ottobre, 2017 (18:23) | Dichiarazioni | Da: Redazione

“Il 3 ottobre giornata dedicata alle vittime dell’immigrazione vogliamo raccontare la forza e l’ esempio del grande popolo dell’accoglienza e della convivenza”.

Così Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti, spiega l’appuntamento di domani quando in occasione della Giornata in ricordo dei migranti morti nel Mediterraneo a Roma sarà presentato il libro ‘L’isola dei giusti’ di Daniele Belli. “Il libro - aggiunge l’ex ministro per la Solidarietà sociale - racconta la storia di sette abitanti di Lesbo che per tutta la loro vita hanno dato ospitalità ai migranti venuti dal mare”.

“L’isola greca di Lesbo è abitata da ottantamila persone, nei dodici mesi tra la primavera del 2015 e del 2016 ha visto arrivare via mare dalla Turchia seicentomila persone, un numero sette volte superiore alla popolazione. Queste persone sono state accolte dagli abitanti di Lesbo prima ancora che arrivassero le Istituzioni”, spiega Livia Turco.

“In questo nostro tempo - aggiunge - non ci sono solo le persone che hanno paura, non c’è solo ostilità verso gli immigrati, non c’è solo il razzismo. C’è un popolo dell’ accoglienza che ha il coraggio e la forza semplice di dare ospitalità a chi viene dalla fame, dalla guerra e dalla miseria”.

“Questo popolo della convivenza va raccontato, fatto conoscere perchè ci aiuta a liberarci dalle paure, ci sollecita a seguirli nel loro esempio”, conclude Livia Turco. A dibattere del libro saranno domani, alle 17, alla sala Sisma del Senato il sottosegretario all’Interno Domenico Manzione, Filippo Miraglia dell’Arci e Roberto Zaccaria presidente Cir. (ANSA).

Ius soli: basta chiacchiericcio, serve legge

12 Settembre, 2017 (18:14) | Dichiarazioni | Da: Redazione

“Basta con le promesse e il chiacchiericcio: l’approvazione della legge sullo Ius soli è una priorità importante per il bene del nostro Paese”.

Lo dice Livia Turco, firmataria con Giorgio Napolitano della prima legge quadro sull’immigrazione, nel giorno in cui la riunione dei capigruppo deve decidere la calendarizzazione dei lavori, e quindi anche la discussione sullo ius soli.

“La legge sullo Ius soli - sostiene l’ex ministro per la solidarietà sociale - mette al centro la costruzione di relazioni positive tra italiani ed immigrati. Solo cosi’ si combatte la paura”. “Non solo - aggiunge - consente ai giovani italiani di fatto di sentirsi pienamente parte della nostra società ma ci obbliga a guardare le persone immigrate per quelle che sono, persone che aiutano il nostro paese e ci aiutano a vivere Meglio. Si pensi alle donne madri di questi giovani cui abbiamo affidati i nostri figli ed i nostri anziani”. E Livia Turco continua sottolineando come sia indispensabile “accompagnare la legge con un piano nazionale per l’integrazione che nel nostro paese manca da vent’anni. Il primo ed unico lo fece il governo dell’Ulivo nel 1998″.

“Dispiace che una legge così importante arrivi a fine legislatura e sia rimasta in Commissione per due anni - nota - ora il Governo deve porre la fiducia nel momento che ritiene più opportuno in questo autunno. Deve indicare chiaramente un periodo nel calendario dei lavori”. E conclude: “Ciascuna forza politica si assuma le sue responsabilità. Basta con le promesse ed il chiacchiericcio. Ci vuole chiarezza. Per questo anche oggi sarò in piazza con i nostri nuovi italiani”. (ANSA).

Ius soli. Non rassegniamoci

18 Luglio, 2017 (08:59) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

“Mi unisco allo sconcerto ed alla rabbia di tanti giovani nuovi italiani con i quali ci siamo battuti nel corso di tanti anni per avere una legge sulla cittadinanza che ci mettesse al passo con l’Europa e riconoscesse dignita’ a chi e’ italiano di fatto ed ama questa terra. A voi dico, non rassegnamoci, dobbiamo insistere con il governo e tutte le forze politiche perche’ a settembre la legge sia approvata”. Lo afferma la presidente della Fondazione Nilde Iotti Livia Turco.

“Sarebbe gravissimo se questo non avvenisse. E’ grave che forze politiche che governano questo Paese come il ministro Alfano usi l’immigrazione per campagna elettorale e confonda la vita di chi e’ nato e cresciuto in Italia con il problema degli sbarchi. Al governo Gentiloni voglio ricordare che tutti i parlamentari del PD eletti nel 2013 sottoscrissero un programma elettorale che prevedeva l’impegno ad approvare la legge di riforma della cittadinanza per i figli dei migranti entro i primi cento giorni… Sono passati 5 anni e quasi due da quando il testo e’ stato approvato alla Camera. Perche’ non approvato subito al Senato se per il PD questa riforma e’ una priorita’?”, conclude. (ANSA).

Ius soli: dopo 16 anni è tempo di approvare la legge

13 Giugno, 2017 (16:40) | Dichiarazioni, Senza categoria | Da: Redazione

“La prima legge di riforma della cittadinanza fu depositata in Parlamento il 1 agosto 2001 (legge Turco-Violante n.1463) ormai ben 16 anni fa. E’ arrivato, dunque, il tempo di approvare il disegno di legge sullo ius soli. Sarebbe un inaudito schiaffo morale se il Parlamento non arrivasse al traguardo di una legge equa, giusta, umana”.

Lo dichiara Livia Turco, ex ministro della Solidarietà sociale che con Violante firmò la prima proposta di riforma della cittadinanza in Italia.

“Riconoscere la cittadinanza ai figli degli immigrati nati e cresciuti in Italia è ormai una necessità - sottolinea Livia Turco - L’esperienza diretta vissuta con questi bambini, ragazze e giovani conferma che strumenti fondamentali della integrazione sono la scuola il sostegno alle famiglie, la socialità dei quartieri, lo sport ma è altrettanto fondamentale sentirsi riconosciuti come italiani anche dalla legge”. “Le norme basate sullo Ius sanguinis sono ormai una anomalia in Europa. Persino la Germania - aggiunge Turco - riconosce la cittadinanza ai figli dei migranti prima dei diciotto anni”.

Infine, “dobbiamo avere molto presente che per prevenire il conflitto delle seconde generazioni che non si sentono riconosciute ed integrate bisogna agire ora, con politiche di vera integrazione che riconoscano i diritti ed insegnino ai bambini ed ai ragazzi l’obbligo dei doveri” conclude. (ANSA).

Tratta: Blessing ne è uscita e lo racconta in un libro

11 Giugno, 2017 (09:03) | Dichiarazioni | Da: Redazione

Blessing Okoedion è una ragazza nigeriana, nel suo Paese ha studiato informatica e qualcuno la convince a venire in Italia per lavorare in un negozio di computer. E’ un inganno e Blessing finirà in mano ai trafficanti che la costringono sulla strada. La storia della sua ribellione ai trafficanti, raccontata nel libro ‘il coraggio della libertà’, scritto dalla stessa Blessing Okoedion insieme a Anna Pozzi, è l’occasione per affrontare un tema doloroso e che “la politica rischia di dimenticare”.

A sostenerlo è Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti che ha organizzato la presentazione del libro alla Camera il 12 giugno alle 16.30. “E’ necessario - spiega l’ex ministro per la Solidarietà sociale - parlare di tratta perché dopo un periodo in cui si è prestata attenzione a questo fenomeno vasto e invasivo ora sembra scomparso dalle priorità della politica”. Al convegno, oltre alla protagonista del libro, parteciperà chi con la sua associazione ‘Slaves No More’ l’ha aiutata a liberarsi dalla schiavitù della strada, suor Eugenia Bonetti. E’, infatti, in una delle case che accolgono ragazze in fuga dagli sfruttatori, gestite dall’associazione, ‘Casa Rut’ a Caserta, che Blessing ha trovato rifugio ed è riuscita a riscattarsi.

Del tema lunedì alla Camera parleranno il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sesa Amici, il sociologo Francesco Carcheidi, il magistrato David Mancini e Delia Murer, componente della Commissione Affari sociali della Camera. “L’Oim - sottolinea Livia Turco - ha denunciato la crescita esponenziale, all’interno dei flussi di persone che arrivano dalla Libia, di donne nigeriane, l’80% delle quali è nelle mani di network criminali organizzatissimi e feroci che le destinano al mercato del sesso. Non si può abbassare lo sguardo di fronte a questa realtà, anzi bisogna agire”. (ANSA).

Migrazione. La legge Bossi-Fini va abrogata

14 Aprile, 2017 (17:37) | Dichiarazioni | Da: Redazione

“Sostengo con convinzione la proposta di legge d’iniziativa popolare per una politica d’integrazione degli immigrati lanciata oggi da Emma Bonino, Don Colmegna e tante associazioni che si occupano di immigrazione. Bisogna abrogare la Bossi-Fini e costruire una nuova legge quadro sull’immigrazione che sia incentrata su come rendere praticabile e conveniente l’ingresso regolare per lavoro”.

Lo dichiara Livia Turco che, da ministro, con Giorgio Napolitano, firmò la prima legge quadro sull’immigrazione. “Gli accordi bilaterali sottoscritti dal Governo sono importanti - aggiunge - Ma bisogna rilanciare le politiche di convivenza e di integrazione”. “La proposta di legge presentata oggi riprende alcune norme della legge 40/98 come l’ingresso per ricerca di lavoro tramite lo sponsor ed il diritto di voto agli immigrati”.

“E’ importante una iniziativa che nasce dal basso - sottolinea Livia Turco - e che vuole promuovere una efficace battaglia culturale per far emergere gli aspetti positivi dell’immigrazione e della convivenza”.

“C’e’ un’Italia della Convivenza che si trova in tanti comuni in tante scuole in tanti luoghi di lavoro in tante famiglie. Bisogna farla emergere - ribadisce - farla conoscere, darle voce per sentirci tutti più sereni, più tranquilli, più sicuri”.

“Solo il rispetto della dignità e la promozione dell’uguaglianza ed il rispetto della legalità costruiscono una società umana”, conclude Turco. (ANSA).