Il Blog di Livia Turco

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Categoria: Interviste

Turco: io con Walter, il PD è la sinistra

16 Settembre, 2007 (16:30) | Interviste | Da: admin

di Nino Bertoloni Meli

Intervista a Livia Turco su il Messaggero del 16/09/2007

Una voce insistente la dà candidata per la “terza lista” Veltroni in un collegio romano molto popolare. Lei, Livia Turco, ministro della Salute e dalemiana storica, non conferma e non smentisce. Di sicuro c’è che si candida alle primarie nella lista “di sinistra” pro-Veltroni.

Ministro Turco, lei candidata “a sinistra”, è una conferma o una novità?
“Una robusta conferma. In coerenza totale con quel che penso e credo di avere fatto in tutti questi anni. Il Pd è il compimento di tutto un percorso politico. E le primarie sono una novità assoluta, saranno un rimedio alto contro la crisi della politica, più alta sarà la partecipazione, più robusta sarà la risposta ai Beppe Grillo”.

Il senso della sua candidatura?
Sento molto la responsabilità che la politica dia voce a chi non ha voce. Ci sono quelli che protestano, quelli che vanno nelle piazze con Grillo, ma ci sono i più, la maggioranza, che non hanno voce e che sono in affanno per i problemi della vita quotidiana, e poi il mondo delle associazioni, del volontariato. Il Pd deve dare voce a questo mondo, dev’essere un partito popolare. E io conto di dare il mio contributo in questa direzione, dalla parte dei più deboli”.

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“La Missione del Pd: tolleranza zero contro la povertà”

9 Settembre, 2007 (20:30) | Interviste | Da: admin

di Andrea Carugati

Intervista a Livia Turco su l’Unità del 18/09/2007
Basta con la retorica del meno tasse. Il welfare non è solo una questione di prestazioni, ma un’idea di società, di comunità. E per il Pd la vera missione deve essere la tolleranza zero verso la povertà. Non possiamo ricordarci che esiste a giorni alterni o pensare che sia qualcosa di ineluttabile». Livia Turco, ministro della Salute, si schiera in modo netto.
Ministro Turco, siete troppo distratti verso i cosiddetti “ceti medi”?

L’impegno per il risanamento che il governo ha affrontato quest’anno riguarda tutti, compresi i ceti medi. Era necessario farlo, altrimenti il Paese non ripartiva. Poi abbiamo scelto di aiutare i ceti più deboli, con un aumento delle detrazioni Irpef per i figli a carico e assegni familiari per i lavoratori dipendenti e per gli autonomi con reddito basso. Siamo partiti da qui, è stata una scelta precisa. L’altra cosa che abbiamo fatto, e che faremo anche con la manovra di quest’anno, è stato investire sulla sanità pubblica, che serve ai più deboli ma anche al ceto medio. Come ci ricorda anche Michael Moore, non è una cosa scontata: senza la sanità pubblica quante famiglie, anche di ceto medio, farebbero fatica a pagarsi una polizza che copra tutte le patologie? Il welfare, che è stato costruito storicamente sul maschio adulto capofamiglia e lavoratore dipendente, deve cambiare, per colmare due vuoti: i più poveri e gli autonomi».

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