Il Blog di Livia Turco

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Categoria: Dichiarazioni

Immigrati: Bersani e Turco a Rosarno

15 Gennaio, 2010 (14:46) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

Il segretario del Pd e la responsabile del Forum immigrazione insieme nella cittadina calabrese

”Attorno a quanto successo a Rosarno, ruotano una serie di componenti che non sono state affrontate dal Governo e che ora devono essere risolte”. Così Pier Luigi Bersani dopo l’incontro avuto a Rosarno con esponenti delle istituzioni , la cittadinanza e la locale comunità di immigrati cui ha partecipato ieri (14 gennaio) insieme a Livia Turco.
”C’e’ - ha aggiunto - il tema della manodopera sfruttata, il tema della criminalità, il tema dell’immigrazione e dell’integrazione, la grande questione del Mezzogiorno e del lavoro. Un universo di temi che non possono essere banalizzati e liquidati come ha fatto, per esempio, il ministro Maroni”.

Secondo il segretario del Pd, in particolare, ”ci sono regole che non funzionano, come quelle sull’immigrazione. E’ inutile parlare di clandestinità quando si hanno regole così confuse. Dobbiamo prendere iniziative forti su questi temi. Come Pd abbiamo avanzato le nostre proposte e continueremo a farlo, sia per incalzare in Parlamento la lotta alla criminalità, sia per trovare una soluzione ai problemi dell’immigrazione e dell’integrazione. Siccome i pullman che hanno portato via i braccianti da Rosarno torneranno, l’anno prossimo bisogna che la situazione sia diversa, in termini di accoglienza e tutela dell’umanità”

Immigrati: da Maroni solo scaricabarile e propaganda

13 Gennaio, 2010 (15:39) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

Turco: “Il governo presenti il piano nazionale per l’integrazione”

“Di fronte a fatti gravi come quelli accaduti a Rosarno, la politica dovrebbe parlare il linguaggio della responsabilità. E invece anche oggi il ministro Maroni non ha perso l’occasione per continuare a fare propaganda”. Lo ha detto Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera e presidente del Forum sull’immigrazione del Pd durante il dibattito a Montecitorio sull’informative del ministro degl’Interni sui fatti accaduti a Rosarno.

“È inaccettabile – ha proseguito Turco rivolta al ministro Maroni - che sia merito del Governo quando le cose vanno bene e colpa delle Regioni quando vanno male. Cosa hanno fatto gli ispettorati del lavoro e gli altri uffici del ministero del Lavoro per verificare le condizioni dei lavoratori immigrati a Rosarno? Cosa hanno fatto le forze dell’ordine e i prefetti per combattere lavoro nero e caporalato giorno per giorno e non soltanto quando c’è un’emergenza di cui parlano tv e giornali? E a proposito di senso di responsabilità voglio esprimere la mia solidarietà a quella Calabria martoriata che attraverso i suoi cittadini ha costruito esempi egregi di integrazione che lei, ministro, avrebbe dovuto citare. Quelle esperienze sono nate senza i suoi fondi, signor ministro, ma grazie a leggi regionali. Voi in ogni finanziaria avete tagliato i le risorse per le politiche dell’integrazione.
La smetta con la propaganda dunque e passi ai fatti per prosciugare questi bacini di schiavitù; vogliamo fatti contro il caporalato e lo sfruttamento. Non è vero che è già tutto contenuto nella Bossi-Fini. È un fatto l’irregolarità che il governo Berlusconi favorisce con norme farraginose che non consentono neanche l’ingresso regolare per lavoro”.
“Sappiamo quanto è difficile e complessa questa materia perché abbiamo governato – ha concluso l’esponente democratica -. Proprio per questo vi lanciamo una sfida: presentate subito un piano nazionale per l’integrazione che parta dalle situazioni da modificare ma che riguardi tutto il paese, quell’Italia della convivenza di cui non si parla mai. Altrimenti non combatterete la clandestinità e la paura ma continuerete a prendere in giro gli italiani e a lasciare nello sfruttamento i più deboli. Noi saremo accanto all’Italia della solidarietà e dell’integrazione”.

Rosarno: prova del fallimento della Bossi/Fini

11 Gennaio, 2010 (17:55) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

Turco: “sfidiamoMaroni e Sacconi a presentare un programma nazionale per l’integrazione e per il lavoro regolare”.

“A Rosarno ci siamo trovati di fronte ad una situazione drammatica ed eccezionale per la gravità dei fatti verificatisi e per il comportamento del ministro degli Interni che, da giorni, prosegue in un inaccettabile tentativo di sottrarsi alle sue responsabilità. Sono stati colpiti cittadini perbene e immigrati inermi e solo grazie all’ottimo lavoro delle forze dell’ordine si è evitato che il bilancio fosse ancora peggiore. Quanto accaduto dimostra ancora una volta il fallimento della Bossi-Fini. Una legge che impedisce una vera quanto indispensabile opera di integrazione e lascia spazio alla malavita organizzata che si avvantaggia della condizione di illegalità in cui sono costretti moltissimi immigrati”. Torna così sui fatti di Rosarno Livia Turco, che insiste: ”Il ministro Maroni continua a giocare a rimpiattino con la verità: noi sfidiamo lui ed il ministro Sacconi a presentare un programma nazionale per l’integrazione e per il lavoro regolare”.

Rosarno: il problema è la criminalità non gli immigrati

10 Gennaio, 2010 (14:00) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

Turco: “chiudere le vie dell’ingresso legale e tollerare il lavoro nero è una follia”

Livia Turco ha espresso in una nota “profondo dolore per i fatti di Rosarno e solidarietà alle vittime delle aggressioni”. Tuttavia, ha aggiunto, “ormai alla retorica della clandestinità non crede più nessuno: vogliamo che il Governo sia in grado di promuovere legalità insieme alla lotta alla criminalità e di costruire convivenza”.
La clandestinità, ha sottolineato ancora,”uccide e genera insicurezza: chiudere le vie dell’ingresso legale e tollerare il lavoro nero è una follia. Se il Governo vuole combattere la clandestinità rimuova il blocco degli ingressi legali e applichi la direttiva europea”.

“Ciò che sta avvenendo a Rosarno è di una gravità senza precedenti. Si fermi subito quella che può trasformarsi in una spirale senza ritorno. I cittadini della Calabria hanno sempre saputo distinguersi per la loro generosità e per la capacità di accoglienza. L’appello è alla dignità e al senso di responsabilità dei calabresi, affinché non smarriscano questi valori e non si facciano strumentalizzare in una situazione in cui il problema non sono certo gli immigrati, ma la criminalità insieme ad una gravissima situazione di disagio sociale”.

Evitare le classi ghetto

10 Gennaio, 2010 (13:55) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

Turco: “La proposta Gelmini non risolve il problema”

Per Livia Turco, “è giusta la preoccupazione di evitare classi ghetto e porsi il problema della sostenibilità della presenza dei bambini stranieri al fine di garantire un progetto educativo adeguato per tutti”.
Tuttavia, “il tetto del 30 per cento non risolve però il problema, bisogna che le scuole italiane e gli insegnanti siano sostenuti concretamente con finanziamenti straordinari per corsi di lingua e cultura italiana così come nel rapporto con le famiglie immigrate per far diventare la scuola italiana una scuola veramente interculturale”. Su questi temi, “purtroppo, non c’è alcuna misura da parte del Governo, tutto è lasciato al ‘fai da te’ e alla buona volontà degli insegnanti, che è straordinaria, ma purtroppo non è sufficiente”.

Immigrati. Vergognoso non rispettare tempi rinnovo permessi

4 Gennaio, 2010 (11:03) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

Turco: “Maroni intervenga per far rispettare la legge”

“Esprimo tutto il mio sostegno agli immigrati in sciopero della fame per chiedere il rispetto dei tempi di rilascio del permesso di soggiorno. La loro è una battaglia di civiltà ed è inammissibile che alle soglie del 2010 in Italia si debba arrivare a non mangiare e bere per chiedere il rispetto di un diritto previsto dalla legge”. Lo ha detto Livia Turco, capogruppo democratica in commissione Affari sociali della Camera e presidente del Forum sull’immigrazione del Pd.
“Questa iniziativa – prosegue Turco - ha il merito di far emergere quella che è una vera e propria vergogna subita da milioni di immigrati regolari in Italia e che da tempo avevamo sollevato. Perché persone che hanno pieno diritto al rinnovo del permesso di soggiorno devono aspettare anche più di un anno per vedere riconosciuto questo diritto quando la legge prevede al massimo 20 giorni? Il ministro Maroni ascolti questa protesta e intervenga quanto prima per garantire il rispetto della legalità. Non c’entra niente la lotta alla clandestinità; si tratta di persone in carne ed ossa che lavorano e pagano regolarmente le tasse. Sono persone alle quali gli italiani devono molto. E’ l’ipocrisia e l’inefficienza del nostro Paese che costringe alla clandestinità persone per bene ed oneste”.