Il Blog di Livia Turco

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Categoria: Dichiarazioni

Ru486: l’indagine parlamentare è inutile

29 Settembre, 2009 (14:01) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

“La politica non deve interferire nel lavoro che l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco)  ha fatto da tre anni con grande scrupolo sulla pillola Ru 486. Il presidente Pecorelli ha confermato che l’indagine parlamentare è inutile e che, di fatto, è una perdita di tempo per il Parlamento”. Così in una nota Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera, commentando le affermazioni del presidente dell’Agenzia del farmaco, Sergio Pecorelli.
“Definire la compatibilità - prosegue Turco - della pillola con la legge 194 è compito dell’Aifa, del Governo e delle Regioni e non del Parlamento che ha un ruolo di controllo e proposta. Piuttosto chiediamo che Governo e Regioni vengano in commissione alla Camera a illustrare le linee guida dell’utilizzo della Ru 486, come da tempo chiediamo inascoltati. Il Parlamento - conclude - non sconfini o interferisca in questioni tecniche e non supplisca il governo nella definizione delle linee guida”. (AGI)

Aborto: il valore della libertà di scelta

17 Luglio, 2009 (13:21) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

“L’aborto è sempre un dramma e mai un diritto questo è ciò che hanno sempre detto e dicono le donne. Per questo, in nome della dignità femminile, non possiamo che combattere strenuamente tutte le politiche di controllo delle nascite imposte attraverso l’aborto. Non si possono fare politiche di contenimento delle nascite costringendo le donne ad abortire”.
Lo ha dichiarato Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali.
“Già la Conferenza del Cairo 1994 e la Conferenza di Pechino – prosegue la Turco - hanno indicato nel riconoscimento della libertà di scelta delle donne, nella tutela della salute e della maternità, la strada per una politica demografica equilibrata e rispettosa della dignità delle persone. La libertà di scelta delle donne è un valore universale ed indivisibile, deve valere in ogni parte del mondo. Per questo abbiamo posto nel dibattito parlamentare che si riconoscesse esplicitamente il valore della libertà di scelta e di procreazione e ci dispiace che il governo non lo abbia raccolto nel suo dispositivo. Così come abbiamo insistito su politiche di sviluppo che indirizzino attenzione e risorse alla salute materna ed infantile”.
“Ho apprezzato l’iniziativa dell’on. Buttiglione, il tono della sua argomentazione e che su sua iniziativa l’Udc abbia dimostrato attenzione per la nostra mozione, soprattutto sulla libertà di scelta. Dispiace, infine, che per un solo voto, parti significative della nostra mozione non siano state accolte”.

Biotestamento. Necessario nuovo testo

16 Luglio, 2009 (12:51) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

“Accettiamo l’invito al dialogo sul testamento biologico più volte fatto dall’on. Di Virgilio in questi giorni. Per noi, la prima conseguenza di questa richiesta è iniziare un percorso di ascolto e approfondimento che porti alla stesura di un nuovo testo sul biotestamento”. Lo chiede Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.
“Chiediamo che la maggioranza – prosegue Turco – ci dica espressamente quale è il testo su cui inizieremo il dibattito oggi in commissione, su quale progetto di legge ci dovremo ascoltare e confrontare. Il relatore vuole riprendere il dibattito dal testo licenziato dal Senato? Da parte nostra, chiediamo di costruire un nuovo progetto di legge partendo dalle numerose proposte già depositate in commissione. Si passi, cioè, dal testo Calabrò, che trova malcontenti anche nella maggioranza, ad un nuovo testo Di Virgilio. Per arrivare a questo nuovo pdl è necessario iniziare quanto prima le audizioni di medici e malati. Così si fa in un sistema bicamerale, com’è quello italiano”.

Biotestamento. No al diktat di Sacconi

9 Luglio, 2009 (14:03) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

“E’ inspiegabile l’improvvisa accelerazione data dal presidente Palumbo alla legge sul testamento biologico. Il Parlamento subisce così il diktat che Sacconi aveva lanciato dalle pagine di Avvenire per iniziare, in questa settimana, la discussione del testo licenziato dal Senato a marzo”. Lo dice Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.
“Pur di eseguire l’ordine del ministro del Welfare – prosegue Turco -, il presidente ha tenuto la commissione Affari sociali riunita fino alle nove e mezza di sera. Non si era mai visto niente di simile. Perché tanta fretta dal momento che il ddl giaceva in commissione da più di tre mesi? Perché iniziare di notte la discussione di un provvedimento che riguarda un tema importante e delicato? Per quale motivo la maggioranza ha tradito il patto di avviare il testamento biologico solo dopo l’approvazione del ddl sulle cure palliative che non è neanche in calendario per l’Aula nel mese di luglio? Hanno rinviato la discussione del ddl approvato al Senato a causa delle divisioni interne alla maggioranza tra chi la definisce una legge da Stato etico e chi vuole approvarla a tutti i costi; adesso, per motivi poco nobili, vanno a ripescare quel ddl. Tanto cinismo è sufficiente a farci dire un no chiaro e netto. Noi vogliamo una buona legge sulle dichiarazioni anticipate che parta dal documento approvato a grande maggioranza nel convegno degli ordini dei medici, tenutosi a Terni. La destra è riuscita a far approvare al Senato una pessima legge sul testamento biologico e porta avanti alla Camera una ‘legge ombra’ sulle cure palliative, priva di fondi e contenuti che concede al governo il potere, che ha già, di emanare un decreto su questa materia e fare una ricognizione delle strutture esistenti. L’obiettivo della maggioranza, dunque, non è fare una rete nazionale delle terapie del dolore e magari ampliarla migliorando le possibilità di cure per i cittadini, ma soltanto fare un censimento delle strutture esistenti. Ma a che serve ai cittadini il censimento dell’esistente?”.

Prostituzione. Il ddl Carfagna è uno scempio

7 Luglio, 2009 (16:23) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

“Il ddl Carfagna è uno scempio, perché voleva colpire la prostituzione in strada, cioé le donne sfruttate, e lasciare libero campo alla prostituzione nelle case. Con una battuta ora capiamo perché, visto l’altro scempio di Palazzo Grazioli che è diventato un luogo d’incontro per escort di lusso”. Lo ha detto Livia Turco (Pd) a margine di un convegno a Roma sul tema della prostituzione.
Le cronache su quanto accadrebbe a Palazzo Grazioli, secondo Turco, sono ” una vergogna inaudita. Come ha detto ieri mons. Crociata, non è una questione di comportamenti privati, ma una questione pubblica, perché costituisce una violazione della dignità della persona. Le immagini e le storie mai smentite del presidente del Consiglio - prosegue la parlamentare del Pd - sono un fatto politico, una violazione della Carta costituzionale e della dichiarazione europea dei diritti dell’uomo”. Parlando poi del ddl Carfagna sulla prostituzione, Livia Turco ha detto che ”per fortuna si è perso nei meandri
del Parlamento”. ”Credo che ne abbiano vergogna pure loro. La repressione non serve, bisogna applicare quella norma che dà il permesso di soggiorno a chi vuole uscire dalla tratta e che garantisce un percorso di inserimento. Servono servizi, un numero verde, risorse per il Comuni. Il ministro Carfagna - conclude Livia Turco - deve ascoltare le proposte che partono dalle associazioni”.

Testamento biologico. Ascoltiamo i medici

30 Giugno, 2009 (10:43) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

“Alla Camera non faremo la fotocopia del testo sul testamento biologico approvato al Senato. Dobbiamo costruire un nuovo inizio nella elaborazione della legge e sarebbe saggio se assumessimo come punto di partenza il documento approvato nel recente convegno dei medici a Terni, che chiedeva al legislatore di intervenire su questa materia formulando un diritto mite”. Lo ha detto Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.
“Ci sono momenti – prosegue Turco - in cui l’esercizio più alto della politica è quello dell’ascolto. Tanto più quando si tratta di temi delicati come quelli della vita e della morte sui quali è necessario cercare un bilanciamento tra i valori in gioco. Nel caso delle dichiarazioni anticipate i valori da bilanciare sono la volontà della persona e la tutela della sua vita. Bilanciamento tanto più difficile da realizzare quando la persona è un malato grave incosciente o in stato vegetativo. Il paziente non può vedersi sottratti diritti e cure. La strada da seguire, perciò, è quella di valorizzare la relazione di cura tra il medico e il paziente, il fiduciario e i familiari. Compito del legislatore è quello di favorire, e non ostacolare, la relazione di cura tra medico e paziente che si basa sulla autonomia decisionale della persona adeguatamente informata e sulla autonomia e responsabilità del medico. Per questo, come chiedono i medici, la strada che sul piano legislativo può essere percorsa è quella che si limita a definire la cornice di legittimità giuridica sulla base dei diritti della persona costituzionalmente protetti, senza invadere l’autonomia del paziente e quella del medico, prefigurando tipologie di trattamenti disponibili e non disponibili nella relazione di cura”.