Il Blog di Livia Turco

www.liviaturco.it



100 ANNI DI 8 MARZO

10 Marzo, 2008 (18:20) | Lettere aperte | Da: cesare fassari

La mia adesione alla manifestazione nazionale promossa da Cgil, Cisl e Uil

Lettera ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil

di Livia Turco

Voglio comunicarvi la mia convinta adesione alla manifestazione nazionale promossa da Cgil, Cisl e Uil per il centenario dell’8 marzo. Aderisco come donna ma anche come Ministro della Salute che in questi venti mesi di governo ha posto il tema della salute delle donne tra le priorità del proprio programma. Intervenendo per ampliare le opportunità di assistenza, per promuovere maggiori interventi di prevenzione, per favorire l’accesso ai servizi, per una nuova cultura nella ricerca e nell’assistenza di genere. Una priorità, quella della salute delle donne, che incrocia piani complessi. Che riguardano le politiche sanitarie ma anche quelle non sanitarie e che attraversa le sfide inedite e straordinarie dello sviluppo tecnologico e scientifico ma anche il modo di vivere e le relazioni tra le persone. Un grande tema, quindi, per la politica, per le istituzioni, ma anche per la società. Per questo è sempre più necessario attivare la partecipazione consapevole dei cittadini e aprire un vero, grande dibattito pubblico, una nuova stagione di grandi passioni ideali, di valori, principi. Solo così il diritto alla salute delle donne può diventare “il diritto forte” che promuove tutti gli altri diritti, sociali, economici, civili, politici. Solo così la promozione della salute delle donne diviene una vera strategia per i diritti di cittadinanza per tutti. La promozione della salute delle donne promuove infatti la salute della popolazione, è misura della qualità e dell’equità del nostro sistema sanitario, pubblico e universalistico, ma è anche molto di più. E’ il paradigma del livello di civiltà di un paese. Il secolo che si è aperto ci consegna un mondo segnato da stridenti contraddizioni, disuguaglianze, povertà, conflitti. Interi continenti sono ancora piegati da epidemie e malattie evitabili, mentre nei paesi sviluppati il progresso scientifico e tecnologico raggiunge traguardi persino inimmaginabili. Tragiche arretratezze e insieme straordinarie potenzialità. La disuguaglianza di genere legge ancora oggi tutte le altre disuguaglianze, discriminazioni, oppressioni. Nel mondo le donne sono ancora le più povere, le meno istruite, con minor reddito, con minori diritti civili. Nel nostro paese, nonostante la straordinaria crescita di soggettività e di protagonismo, la maggioranza delle donne resta ancora esiliata dai luoghi decisionali delle istituzioni, della politica. Nonostante le dichiarazioni e gli impegni formali di tutti i trattati internazionali, la frontiera dei diritti umani delle donne resta una sfida del tutto aperta. Chi ha la responsabilità di decidere non può mai distogliere lo sguardo da questa visione globale, perché questo è il vero terreno di prova dei nostri principi e valori, della sostanza del nostro dettato costituzionale. Pace, democrazia, uguaglianza devono essere impegni strategici dei governi e degli stati, per garantire diritti e libertà delle persone, in ogni parte del mondo. Soprattutto delle donne e dei bambini. E come Ministro della Salute ho sempre avuto la piena consapevolezza che la promozione e la tutela del diritto alla salute, a partire da quello delle donne, significa impegnarsi direttamente per il raggiungimento di questi obiettivi.

Scrivi un commento

Dovete essere connessi per poter inserire un commento.