Il Blog di Livia Turco

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Categoria: Post

Nasce l’area “a sinistra” nel PD

17 Dicembre, 2007 (17:15) | Post | Da: cesare fassari

Livia Turco: Il PD non può fare a meno della sinistra

Si è conclusa oggi a Roma la prima assemblea degli eletti nella lista “a sinistra per Veltroni” del Partito Democratico. Il Ministro Livia Turco ha chiuso i lavori a cui hanno partecipato oltre 400 persone.

La nostra missione è il PD. Perché il PD è la sinistra e della sinistra non può fare a meno”. “Accogliamo le due grandi sfide di Veltroni: essere un partito nuovo e a vocazione maggioritaria”. “Per farlo - ha spiegato Livia Turco - daremo tutto il nostro contributo come grande area di cultura, di rapporti con la società civile e di rappresentanza di quei valori di uguaglianza, pluralità e solidarietà che sono patrimonio storico della sinistra italiana”.Per noi - ha proseguito - partito nuovo vuol dire essere un partito delle persone per le persone. Vogliamo riuscirci costruendo prima di tutto un rapporto nuovo con il mondo del lavoro, a partire dal lavoro operaio.

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A Sinistra per Veltroni: si discute di legge elettorale, laicita’, sfide sociali

13 Dicembre, 2007 (18:06) | Post | Da: cesare fassari

Forte del successo alla primarie, la lista ‘A sinistra per Veltroni’ punta a far sentire la propria voce nel partito e sabato 15 dicembre si riunisce a Roma (vd box appuntamenti) per affrontare i molti temi sul tappeto della fase costituente del Pd: dalla forma partito alla laicità, dal Pse alle sfide sociali. Oggi durante la Conferenza stampa di presentazione dell’evento di sabato Livia Turco, a proposito della legge elettorale, ha affermato “L’Italia ha bisogno come il pane di riforme istituzionali e un momento come questo richiede la massima compattezza e fiducia reciproca”. E ha poi aggiunto ”Dobbiamo lavorare perché si trovi una soluzione che sia condivisa e che tenga conto delle peculiarità del nostro paese”. Sul tema della laicità il Ministro ha sottolineato che ”La laicità, così come il tema della collocazione europea, non sono temi di ‘A sinistra’ ma temi del Pd. Sulla laicità parlerò con Paola Binetti e sono convinta che nel Pd serva un luogo permanente per discutere al di la’ delle emergenze e delle esigenze legislative”

Legge 194: Una legge saggia e lungimirante

4 Ottobre, 2007 (14:55) | Post | Da: cesare fassari

Questa mattina Livia Turco ha presentato al Parlamento la relazione annuale sulla legge 194/78 sull’interruzione volontaria di gravidanza.

Nella relazione ha sottolineato: “assumendo la piena applicazione della legge 194/1978 come priorità delle scelte di sanità pubblica, non si ravvisa la necessità di una sua modifica, ma viceversa si sottolinea la necessità di un rinnovato impegno programmatorio e operativo da parte di tutte le istituzioni competenti e delle/degli operatrici/operatori dei servizi”. Inoltre, “evidenziando la complessità dei valori etici che i legislatori hanno consegnato alle istituzioni e alla società nel suo insieme, ribadisce che la legge è stata e continua a essere non solo efficace, ma saggia e lungimirante, profondamente rispettosa dei principi etici della tutela della salute della donna e della responsabilità femminile rispetto alla procreazione, del valore sociale della maternità e del valore della vita umana dal suo inizio”.

 

Welfare e Partito Democratico

3 Ottobre, 2007 (12:44) | Post | Da: cesare fassari

Articolo di Livia Turco per Le Democratiche

Quella cultura del welfare e ciò che essa rappresenta in termini di esperienze, di pratiche, di elaborazioni, di mondi professionali e sociali deve costituire una radice ed un motore del PD.

Ha ragione Flavia Franzoni a ricordare, nella sua bella relazione nel welfare, che la elaborazione e la approvazione della legge quadro 328/2000 sulla rete integrata dei servizi sociali fu un’anticipazione del partito democratico. Lo fu perché essa vide il concorso delle culture politiche che sono le radici del PD; perché si avvalse della pratica di ascolto e confronto con i saperi e le esperienze del volontariato, del no profit, degli operatori; perché fin dalla sua elaborazione praticò la sussidiarietà intesa come cooperazione e condivisione istituzionale. Lo fu per la cultura del welfare in essa contenuta. Che costituisce il punto di riferimento per la costruzione di politiche sociali innovative. L’annotazione di Flavia non è nè celebrativa nè di semplice memoria. Riguarda il futuro del PD. La sua costruzione. Perché quella cultura del welfare e ciò che essa rappresenta in termini di esperienze, di pratiche, di elaborazioni, di mondi professionali e sociali deve costituire una radice ed un motore del PD.

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Perché bisogna andare a votare il 14 ottobre.

24 Settembre, 2007 (20:43) | Post | Da: admin

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Le primarie del 14 ottobre, per l’elezione del Segretario generale del PD e della Assemblea costituente, rappresentano una occasione di pratica democratica a cui non possiamo rinunciare. Oggi il fenomeno dell’antipolitica è al centro del dibattito sociale, siamo tutti coinvolti nel trovare le ragioni, nel comprendere i sentimenti che portano tanti cittadini a considerare la politica come qualcosa da cui allontanarsi, perché percepita soltanto come pratica di potere. Ma la politica non deve essere questo.
Di qui nasce la necessità di una profonda riflessione, anche per me che da tanti anni faccio politica, e l’esigenza di portare la mia esperienza personale di dirigente politico e esponente di governo al servizio di una nuova Buona pratica politica.
Una buona pratica politica ecco quello di cui il nostro paese, in questo momento, ha realmente bisogno. Che consenta al cittadino di essere artefice delle scelte e dei percorsi da intraprendere.
Che lo renda un “individuo responsabile”, con una forte percezione del senso del “bene comune”, in grado di costruire una nuova “società dei diritti e dei doveri”.
Ecco, le parole chiave del partito che stiamo costruendo sono proprio queste: la responsabilità, i diritti e i doveri. Perché esse nel nostro tempo possono essere in grado di scandire la cittadinanza come promozione della dignità della persona ed arricchire la libertà personale.
Così si può tornare a parlare di buona politica, una buona politica a cui ognuno di noi ha il “diritto” e il “dovere” di partecipare.

Livia Turco