Il Blog di Livia Turco

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Nasce l’area “a sinistra” nel PD

17 Dicembre, 2007 (17:15) | Post | Da: cesare fassari

Livia Turco: Il PD non può fare a meno della sinistra

Si è conclusa oggi a Roma la prima assemblea degli eletti nella lista “a sinistra per Veltroni” del Partito Democratico. Il Ministro Livia Turco ha chiuso i lavori a cui hanno partecipato oltre 400 persone.

La nostra missione è il PD. Perché il PD è la sinistra e della sinistra non può fare a meno”. “Accogliamo le due grandi sfide di Veltroni: essere un partito nuovo e a vocazione maggioritaria”. “Per farlo - ha spiegato Livia Turco - daremo tutto il nostro contributo come grande area di cultura, di rapporti con la società civile e di rappresentanza di quei valori di uguaglianza, pluralità e solidarietà che sono patrimonio storico della sinistra italiana”.Per noi - ha proseguito - partito nuovo vuol dire essere un partito delle persone per le persone. Vogliamo riuscirci costruendo prima di tutto un rapporto nuovo con il mondo del lavoro, a partire dal lavoro operaio. Dobbiamo prendere atto che il rapporto tra lavoro operaio e politica non è più quello di una volta. Dobbiamo ricostruirlo. Ma non basta parlarne, dobbiamo tornare nelle fabbriche. Dobbiamo avere il coraggio di fare un grande viaggio nell’Italia operaia di oggi”.
In questa assemblea - ha proseguito - è stato detto che la sinistra è il sale, non la saliera. Ma anche la saliera è importante. La nostra saliera sarà una grande area “a sinistra” nel PD, dove vogliamo superare la lista delle primarie per mescolarci, dentro e fuori il PD stesso. Il PD non deve essere una brutta copia di Forza Italia. Al contrario dobbiamo coltivare i nostri anticorpi al populismo e alla demagogia di una partecipazione astratta alla politica”.
Sulla laicità - ha concluso - sono convinta che essa sia un valore primario del PD. Ma dobbiamo anche sapere che occorre fare passi avanti per costruire nuove mediazioni nel paese e farla finita con la logica del muro contro muro che non porta da nessuna parte. Per questo proponiamo che nel PD sia istituito un luogo permanente per discutere di tutti i temi eticamente sensibili. Togliendo questo dibattito dall’emergenza continua per costruire una nuova cultura laica per il nostro paese”.

Commenti

Commento da oreste capanna
Data: 21 Dicembre 2007, 03:52

Il PD non deve essere la brutta copia di Forza Italia. Non PUO’ esserlo, sarebbe impossibile.
Ma lo vogliamo di certo laico e capace di riprendere il polso anche dell’Italia operaia, probabilemente diversa da come a volte ce la ricordiamo.
Eppure la ben nota “questione sociale” sembra proprio essere un’emergenza tutt’altro che sopita (e si è già al governo).
Lo dico senza ombra di polemica, ma lo dico perchè è indispensabile che lo faccia.
Perchè sono giovane.
Quest’anno ho svolto 7 diversi lavori, tra stage, lavori a giornata e lavoretti vari.
Eppure probabilmente per la società sono disoccupato.
Ed è difficile arrivare a 700 euro al mese. E farsele bastare dopo aver pagato l’affitto.
Con due lauree mi sento povero, senza essere operaio, senza averne le capacità.
Tanto flessibili noi giovani, ma non siamo stati mai neanche un giorno alla pressa, e siamo goffi anch nell’impastar la calce.

Quindi me la auguro proprio gagliarda la sinistra nel PD.
Con tutto il cuore.

Commento da giorgio
Data: 14 Gennaio 2008, 12:17

non capisco come si possa ancora parlre di sinistra o di destra. Questo modo di fare politica è vecchio come chi si siede al parlamento. La gente VUOLE chi ha competenze non schieramenti. La gente vuole efficienza e responsabilità politiche che significa vai in galera se rubi perdi il posto per sempre se non sei stato bravo.
La sinistra radicale ha rovinato il paese. Le forme di solidarietà che la sinistra vuole fare le deve fare con i soldi propri non con quelli pubblici.
Non mi piacciono gli atteggiamenti dei politici che vanno a parlare alla televisione o ai comizi e fanno il monologo. Non c’è interazione con la gente. Questa è dittatura democratica

Commento da caterina
Data: 27 Gennaio 2008, 13:54

Nel mondo del lavoro si parla di flexicurity, ma insieme garantiamo reddito di cittadinanza ed un inserimento lavorativo efficace, specie per le madri separate che sono le persone più povere.

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