Il Blog di Livia Turco

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Turco, maggioranza affossa legge su cure palliative

21 Maggio, 2009 (15:19) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

“La maggioranza e il governo fanno saltare la legge sulle cure palliative già in calendario per l’Aula, dopo che la commissione Affari sociali ha concluso da un mese l’esame del provvedimento”. Lo ha detto Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera, commentando il rinvio della discussione della legge sull’accesso alle cure palliative e le terapie del dolore, prevista nel calendario dell’Aula di Montecitorio per lunedì 25 maggio. “E’ accaduto quello che avevamo previsto – prosegue Turco - e cioè che la maggioranza vuole fare una legge manifesto senza metterci un euro. La relazione tecnica della commissione Bilancio, stilata dall’on. Chiara Moroni, mette a nudo questa amara realtà: il progetto di legge non ha la copertura finanziaria e, per questo, non può proseguire l’iter. Sono necessarie risorse aggiuntive e non possono essere utilizzati fondi già previsti e impegnati per il fondo sanitario nazionale, come vorrebbero fare Fazio e Roccella. Dai due sottosegretari, con atteggiamento cinico e irresponsabile, in queste settimane è arrivata solo la promessa di risorse. Hanno assistito ai lavori della commissione assicurando finanziamenti senza però presentare la relazione tecnica, prendendo così in giro il Parlamento, e soprattutto i cittadini che hanno bisogno di cure palliative. Quando rilasciavano dichiarazioni, sapevano che non avrebbero potuto mantenere la promessa; hanno mentito sapendo di mentire e non facevano niente per garantire i fondi. Si assumano adesso la responsabilità di far saltare la legge e non vengano più a parlare di tutela
della vita. Si sono qualificati – conclude Turco - come campioni di cinismo, irresponsabilità e anche incapacità. Fazio e Roccella non sanno neppure come si fa una legge e una relazione tecnica”.

Turco a Berlusconi: sulla sanità non sa di cosa parla

21 Maggio, 2009 (12:35) | Dichiarazioni | Da: Livia Turco

“Un altro disastro si annuncia: cancellare la sanità pubblica e il sistema sanitario italiano considerato tra i migliori del mondo”. Lo ha detto Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera, commentando le parole di Silvio Berlusconi durante la inaugurazione del Policlinico San Donato a Milano (19 maggio).”È evidente - prosegue Turco - che il presidente del Consiglio non sa di cosa parla. Il suo è un manifesto tutto ideologico perché i problemi della sanità non si risolvono con più privato ma promuovendo l’efficienza, il merito, la professionalità e la medicina territoriale. È chiaro che il premier non sta dalla parte della salute dei cittadini ma da quella delle aziende che vogliono fare profitto sulla salute. Berlusconi farebbe bene a riflettere sui disastri della clinica Santa Rita accaduti non a caso in una struttura privata. Quando parla di inefficienza, poi, non dovrebbe fare riferimento soltanto al Sud dove ci sono anche esempi di eccellenza. Ma non ci sorprende - conclude l’esponente democratica -, poiché Berlusconi è il capo del governo che ha tagliato 7 miliardi ai Livelli essenziali di assistenza per gli anni 2010-2011 e 6 miliardi per l’ex art. 20 sull’ammodernamento e la messa in sicurezza degli ospedali”.

I paradossi del pacchetto sicurezza

8 Maggio, 2009 (13:02) | Post | Da: Livia Turco

Nato e venduto come una risposta seria e decisa contro la criminalità, il disegno di legge sulla sicurezza sta mostrando il suo vero obiettivo. Ridisegnare dalle fondamenta i diritti della persona, subordinandoli al possesso del permesso di soggiorno, trasformando così questo strumento di identificazione e regolarizzazione in un feticcio razzista e discriminatorio.
Una discriminazione palese laddove si vincola il possesso del permesso alla fruizione dei più elementari e vitali servizi pubblici, fino alle restrizioni inaccettabili al ricongiungimento familiare dei genitori naturali con i propri figli minori o al diritto di sposarsi se privi di un permesso in regola.
E tutto ciò in una realtà burocratica, come quella italiana, dove molti immigrati regolari e residenti in Italia da anni, attendono spesso anche fino a 24 mesi il rinnovo del loro permesso di soggiorno.
Chi vuole questa legge vuole imporre in Italia una cultura che non ci appartiene. Fatta di diffidenza, paura, discriminazione. Senza rendersi neanche conto dei paradossi che tale furore anti-immigrati rischia di provocare.
Il primo è il paradosso dei poveri che non hanno identità. Il ddl prevede che “l’iscrizione e la richiesta di variazione anagrafica sono subordinate alla verifica da parte dei competenti uffici comunali delle condizioni igienico sanitarie dell’immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza ai sensi della vigente normativa sanitaria”. Secondo i dati Istat, una casa in cui vivere comodamente è ancora un miraggio per molti italiani: lo 0,7% delle famiglie italiane non ha i servizi igienici nell’abitazione, l’1,2% non ha una doccia o una vasca da bagno, l‘1,3% non ha l’acqua calda. Ebbene, secondo il ddl sicurezza, queste persone (circa 6/700 mila) rischiano di perdere il diritto ad avere un’identità e con essa gli si vuol far perdere anche il diritto a votare, ai servizi sanitari, alla tutela dei minori e ai servizi sociali.
Vi è poi il paradosso dell’immigrato per bene equiparato al criminale. Si manifesta con l’art. 21 del ddl che introduce il reato di immigrazione clandestina. L’aspetto più grave di questo articolo è che uniforma in un unico trattamento sanzionatorio le posizioni di chi è entrato clandestinamente e di chi, pur entrato regolarmente, si sia trattenuto in Italia più del consentito. Accomunando tutte le situazioni di soggiorno irregolare diverrà giuridicamente impossibile trattare in modo differenziato la badante che lavora onestamente alla quale sia scaduto il permesso di soggiorno da coloro che costituiscono un problema reale, perché criminali, per la sicurezza dei cittadini.
Vi è poi il paradosso della lotta alla clandestinità che genera clandestinità e società insicure. La legge contiene aggravanti per chi entra in modo clandestino basandosi quindi ancora una volta sull’assioma “più sanzioni-meno ingressi”, senza valutare come tale equazione abbia già fallito con la Bossi-Fini. Solo nell’ultimo anno gli sbarchi sono aumentati del 107%, mentre i rimpatri hanno riguardato solo il 36% degli immigrati irregolari.
Questi numeri ci dicono con chiarezza che la clandestinità si vince solo rendendo praticabile e conveniente l’ingresso regolare per lavoro e promuovendo politiche per l’integrazione. Al contrario, con questa legge, quello che prevale è la volontà di trasformare l’immigrato, di cui il nostro Paese ha un bisogno vitale, in un “ospite sgradito”. Tutto doveri e niente diritti.

Livia Turco

lettera-al-corriere-della-sera.pdf

Una bella recensione de “Il muretto”

29 Aprile, 2009 (11:10) | Post | Da: Livia Turco

Il 27 aprile scorso l’editore Donzelli ha organizzato una presentazione del mio libro “Il Muretto” a Roma, presso la scuola elementare Carlo Collodi nel quartiere del Trullo. Un incontro molto bello cui hanno preso parte Gianni Alemanno, Massimo D’Alema, Stella Maris Ferrari, Paolo Franchi, Marianna Madia e Giovanni Paris.
L’indomani, sul Corriere della Sera, è apparsa una recensione del libro di Paolo Fallai che mi ha molto colpita.
Per questo ve la voglio proporre.

corriere-della-sera-recensione-de-il-muretto.pdf

Le mie più recenti iniziative in Parlamento

28 Aprile, 2009 (17:47) | Documenti | Da: Livia Turco

Dalla mozione sulla povertà, ai dubbi e le richieste di chiarimento al Governo sulla social card. Fino all’interrogazione su che fine abbiano fatto i nuovi livelli di assistenza sanitaria promessi dal Governo dopo la cancellatura di quelli varati dal Governo Prodi e sul destino del promesso risarcimento ai danneggiati da trasfusioni di sangue infetto.

Una serie di iniziative che ho portato avanti in Parlamento e sulle quali penso sia utile dare a tutti la possibilità di approfondire e valutare.

leggi tutte le iniziative scaricandole dal blog

le-mie-ultime-iniziative-in-parlametno.doc

Tre nuove proposte di legge per l’immigrazione

27 Aprile, 2009 (16:49) | Documenti | Da: Livia Turco

Livia Turco ha presentato alla Camera tre proposte di legge per modificare l’attuale normativa sull’immigrazione e in particolare per aumentare le tutele delle donne immigrate in gravidanza, per il mantenimento del permesso di soggiorno anche a seguito di perdita di lavoro e per la concessione del permesso di soggiorno per motivi di studio agli immigrati in minore età.

Scarica le tre proposte di legge

PDL Immigrate in gravidanza

PDL Perdita lavoro immigrati

PDL Permesso soggiorno minori