Il Blog di Livia Turco

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Disabili: da Veltroni due belle proposte per un’Italia senza barriere

10 Aprile, 2008 (15:09) | Articoli pubblicati | Da: antonella

Per la disabilità serve una legge quadro che dia certezza di diritti e prerogative a tutti i diversamente abili. Finalmente cancellati quasi due milioni di controlli inutili sulle invalidità gravi e irreversibili

di Livia Turco, 10/04/08

Ho apprezzato molto le due proposte di Walter Veltroni per la costituzione di un Sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio dedicato ai problemi della disabilità, che lo stesso Veltroni ha fatto seguire all’annuncio della candidatura di Ileana Argentin ad un ruolo di Governo, in caso di vittoria alle imminenti elezioni. E’ bene che si torni a parlare con decisione di disabilità e l’idea del Sottosegretariato è quella giusta per dare sede e riferimento stabile all’iniziativa di governo in questo campo e per fare finalmente dell’Italia un paese per tutti, senza barriere. Né fisiche, né psicologiche, né burocratiche, né di opportunità. E questo anche lavorando a un vero e proprio testo unico sulla disabilità, quale pilastro normativo a garanzia dell’insieme dei diritti e delle prerogative delle persone diversamente abili. Così come è un ottimo segnale di attenzione l’indicazione di Ileana Argentin ad un ruolo di governo, nel quale, sono certa, potrà portare la sua esperienza umana e professionale dopo tanti anni di impegno sul fronte delle disabilità al Comune di Roma. Due belle notizie, quindi, che confermano l’impegno e i risultati ottenuti in questi venti mesi di governo sul piano dell’attenzione alle esigenze dei portatori di handicap, agli invalidi e ai non autosufficienti. In particolare mi preme ricordare il “diritto in più” che abbiamo dato a quasi due milioni di italiani invalidi in modo grave e irreversibile, ai quali non sarà più richiesto, come avveniva fino ad ora, di essere sottoposti a visite periodiche di controllo per accertare il loro stato di invalidità. Un controllo inutile, spesso umiliante, per chi ha un’invalidità che sa non essere più reversibile e che abbiamo finalmente cancellato applicando pienamente quanto previsto dalla legge 80 del 2006. E in questo senso vanno anche le proposte nuove contenute nel programma del PD per le persone non autosufficienti, per le quali si prevede l’elevamento progressivo dell’indennità di accompagnamento da 455 a 600 euro, ma anche la possibilità di scegliere un sistema diverso di sostegno di valore maggiore dell’indennità. Si tratta di una forma innovativa che, attraverso dei veri e propri “buoni servizio”, consentirà al cittadino acquisti personalizzati di servizi di assistenza domiciliare integrativa offerti dai Comuni ma anche da strutture private accreditate.

La politica fuori dalla sanità? Non è vero che il Pd tace

10 Aprile, 2008 (12:19) | Articoli pubblicati | Da: antonella

La mia replica alle critiche di Mario Pirani su Il Riformista

di Livia Turco, 10/04/08

Caro direttore, sul Riformista di ieri Mario Pirani ci ha riproposto, con l’abituale efficacia, lo scenario di una sanità pubblica lottizzata e strozzata dal connubio perverso con la politica che decide manager e primari. Nulla di nuovo per chi, come me, legge sempre con attenzione i suoi articoli su Repubblica, e nulla su cui non concordare. Quello che mi ha lasciato perplessa è che tutto ciò sia stato premesso dalla apparentemente sconsolata considerazione su «un Pd che parla di odontoiatri ma non di concorsi». Sarebbe bastato andarsi a leggere il nostro programma per verificare che la questione del rapporto politica-sanità è oggetto di specifiche proposte, con l’obiettivo di far prevalere solo merito e competenza. Sia per la scelta dei manager che per quella dei primari. E per farlo il Pd propone soluzioni che, nella sostanza, coincidono tra l’altro con quelle avanzate da Pirani: bando pubblico e commissioni esterne per la selezione dei candidati: fine della discrezionalità assoluta nelle nomine da parte della Regione e dei direttori generali. Proposte che Walter Veltroni ha ampiamente illustrato alla stampa lo scorso 1° aprile a Roma, sottolineando che manager e primari devono essere lì perché sono i più bravi e non per questa o quella tessera di partito in tasca. Più chiaro di così!

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Ricerca: l’innovazione è la grande sfida del Paese

10 Aprile, 2008 (10:41) | Dichiarazioni | Da: antonella

di Livia Turco, 10/04/08

La sollecitazione ad un maggiore impegno nella ricerca e nella scienza che ci proviene oggi da alcuni illustri ricercatori italiani va senz’altro raccolta, proseguendo negli indirizzi già avviati in questi due anni di Governo. A partire dalla ricerca sanitaria, per la quale abbiamo registrato l’aumento record a 350 milioni di euro l’anno degli stanziamenti, intervenendo contestualmente sul piano della trasparenza per l’assegnazione dei fondi, attraverso bandi pubblici e selezione dei progetti da parte di Commissioni indipendenti con il metodo del peer review. Ma in questi venti mesi abbiamo anche avviato azioni contro la piaga tutta italiana della “fuga dei cervelli”, vincolando una fetta cospicua delle risorse ai progetti presentati da giovani ricercatori italiani. Un’idea che ha avuto immediato successo con la presentazione di oltre 1.700 progetti, tutti di ricercatori “under 40”, che saranno selezionati nelle prossime settimane. Da sottolineare poi la spinta a settori nevralgici, come l’oncologia e le neuroscienze, ma anche il cambio di passo nella ricerca sulle malattie rare, che ci ha permesso di dare risposte concrete a questi malati e alle loro famiglie.

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Abbiamo impedito che la sanità fosse un’altra Alitalia

9 Aprile, 2008 (17:27) | Interviste | Da: antonella

Intervista rilasciata all’Agenzia ASCA, 9/04/08

 

Qual è il suo rimpianto dovuto all’interruzione anticipata della legislatura? Prima di tutto di non aver vista approvata la mia legge per semplificare la prescrizione dei farmaci antidolore. Eravamo arrivati ad un passo dal traguardo con l’approvazione bipartisan al Senato ma poi la fine anticipata della legislatura ha impedito l’approvazione definitiva da parte della Camera. E poi altro cruccio è quello di non aver potuto portare a termine il Disegno di legge su “Interventi per la Qualità e la sicurezza del SSN” con il quale era mia intenzione avviare un profondo ammodernamento della sanità pubblica italiana. Con questo Ddl infatti avevamo affrontato alcune questioni dirimenti. Ne cito solo quattro che ritengo particolarmente significative e sulle quali il mio impegno proseguirà anche nella prossima legislatura: la necessità di una maggiore trasparenza nelle nomine di manager e primari; la necessità di garantire adeguati strumenti per la prevenzione del rischio clinico in tutte le strutture del SSN; garantire che i cittadini possano valutare la qualità dei servizi sanitari; portare a termine la realizzazione di una vera rete di assistenza sanitaria sul territorio. Mi sembra importante che questi obiettivi facciano oggi parte del programma del Pd.

Quali i primi punti in agenda che dovrà affrontare il prossimo Parlamento? Innanzitutto riprendere il cammino interrotto per approvare subito la legge sulle terapie del dolore. E poi come è noto la mia è da sempre una battaglia con le donne e per le donne, che devono contare di più: più donne occupate significa infatti più crescita, più nascite, famiglie più sicure economicamente e più dinamiche, meno bambini in povertà.

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Elezioni: noi questa sfida la vogliamo vincere

9 Aprile, 2008 (12:22) | Dichiarazioni | Da: antonella

Documento sottoscritto da candidati e candidate del Pd espressione di culture politiche e percorsi diversi: Emanuela Baio Dossi, Andrea Benedino, Rosy Bindi, Paola Binetti, Luigi Bobba, Enzo Carra, Mauro Ceruti, Anna Paola Concia, Gianni Cuperlo, Mauro Del Vecchio, Giuseppe Fioroni, Francesco Saverio Garofani, Paolo Gentiloni, Marianna Madia, Giovanna Melandri, Barbara Pollastrini, Giulio Santagata, Ivan Scalfarotto, Livia Turco.

Noi democratici abbiamo intrapreso con convinzione un cammino di sintesi alta tra culture diverse. Ciascuno di noi è nel Partito democratico con il proprio bagaglio di valori, che con il dialogo e l’ascolto reciproco riusciamo ad integrare. C’è molta più sapienza nell’incontrarsi che nello scontrarsi. Noi abbiamo scelto di costruire una strada diversa per affrontare i problemi del paese: non più da barricate contrapposte, che come dimostra la storia recente di questo paese non producono alcun vantaggio nella vita reale, ma consapevoli che solo la disponibilità al dialogo con chi è portatore di valori diversi possa portare risultati. Nessuno di noi abbandona la sua storia e le sue idee: il Partito democratico ha un progetto più ampio di società. Una società inclusiva che permetta a tutti di realizzare i propri progetti di vita sentendosi cittadini nel rispetto reciproco. Il nostro programma sui diritti civili e sulle questioni che riguardano la vita delle persone parla chiaro e tutti siamo impegnati ad attuarlo. Il Pd non strumentalizza questi temi, che diventeranno atti concreti anche attraverso una coerente iniziativa ed un confronto parlamentare più ampio ed elevato possibile: è questa la sfida che attende tutti i democratici italiani. Noi questa sfida la vogliamo vincere. Perché un’Italia migliore si può fare.

L’Abruzzo verso le elezioni: Sanità, un bene di tutti i cittadini

9 Aprile, 2008 (12:06) | Interviste | Da: antonella

Intervista pubblicata su Il Centro, 9/04/08

«Dedicherò attenzione e lavoro all’Abruzzo. Sono disponibile, pronta a essere inflessibile verso i casi di malasanità ma anche a elogiare la «dedizione» di medici, infermieri e volontari»

Livia Turco, capolista alla Camera per il Partito democratico, risponde alla sesta intervista che il Centro dedica a candidati scelti per il ruolo istituzionale, perché debuttanti o perché esponenti della società civile. Il Ministro Livia Turco a Il Centro racconta dell’Abruzzo, dell’amicizia con Remo Gaspari, delle località turistiche che le sono famigliari, di rapporti umani e politici ormai consolidati.

Ministro Livia Turco accanto alla sanità d’eccellenza, ad esempi di buona sanità, ci sono casi come quello che si è verificato all’ospedale di Pescara dove un medico è agli arresti domiciliari per un rene scomparso. Fatti che destano allarme, Lei cosa pensa? «Ribadisco in primo luogo la vicinanza alla famiglia. Verso il loro dolore e lo sconcerto provato. So che nulla potrà ripagarle di quanto è accaduto. E’ un fatto gravissimo sul quale ci sono accertamenti della magistratura e sul quale c’è un atto ispettivo da parte del ministero. E’ un episodio sul quale bisogna essere inflessibili. Nel contempo, però, è necessario esaltare anche la buona sanità che c’è, che ho visto. A questa sanità bisogna rendere onore: ai medici, ai volontari, agli infermieri. Il mio giro in Abruzzo non è stato un tour elettorale».

Dicono che lei ha incontrato medici, operatori sanitari, cittadini e famiglie. Che ha preso molti appunti su un quaderno. «Sono stata in numerosi ospedali, a Gissi sono stata due ore ad ascoltare gli operatori, ed ho un quaderno pieno di appunti. Sono stata negli ospedali di Chieti, Guardiagrele, Ortona, Lanciano, L’Aquila, Vasto, Teramo, Giulianova. Ho visitato le Case della salute e i Centri di recupero. Ho fatto un giro accurato per rendere onore ai medici, agli infermieri ai volontari. C’è il desiderio e la volontà di migliorare la sanità per renderla più efficiente e ammodernare gli ospedali. Credo che bisogna essere tanto più forti nell’essere inflessibili sugli episodi come quello accaduto a Pescara, quanto più bisogna essere decisi nel valorizzare il buono che c’è».

Cos’è che bisogna migliorare subito? «Occorre ridurre le liste di attesa, fare una più capillare assistenza domiciliare. Ci sono accordi di programma per ammodernare ospedali e costruirne di nuovi. Abbiamo inaugurato la sala operatoria di Giulianova. C’è un accordo di programma per 35 milioni destinati a Giulianova e 36 per Teramo. Ho ascoltato le associazioni che si occupano di riabilitazione, le famiglie. I cittadini devono apprezzare la sanità, perché insieme la possiamo migliorare».

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