Il Blog di Livia Turco

www.liviaturco.it



Cittadini segnalate al Ministero le difficoltà di prescrizione della pillola del giorno dopo

8 Aprile, 2008 (16:03) | Post | Da: antonella

di Livia Turco, 8/04/08

Nuovo appello alle Regioni per l’adozione dell’atto di indirizzo sulla 194

A seguito delle notizie riportate dalla stampa sulle difficoltà riscontrate in diverse località italiane per ottenere la prescrizione presso le strutture del Ssn della “pillola del giorno dopo”, rivolgo un invito a i cittadini a segnalare tali casi all’Ufficio relazioni con il pubblico (URP) del Ministero della Salute. Sarà cura del Ministero inviare tali segnalazioni alle Regioni e alle Asl di competenza per facilitare l’adozione di misure che evitino disfunzioni nel servizio. L’URP del Ministero è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, con risposte telefoniche ai numeri 0659942378 – 0659942758, oppure può essere contattato via mail a qualsiasi ora e giorno della settimana (le segnalazioni verranno esaminate entro le successive 24 ore ed entro le 48 ore durante il fine settimana) entrando nel sito www.ministerosalute.it e cliccando sulla sezione dedicata all’URP e poi su “scrivi all’URP”. E’ nostra intenzione offrire ai cittadini un canale in più per segnalare disfunzioni o mancate risposte di assistenza su un terreno così delicato come quello della contraccezione d’emergenza. Pensiamo infatti sia dovere delle istituzioni farsi carico di questa domanda di assistenza facendo sì che nessuna donna sia lasciata sola in momenti difficili della propria vita, come può essere quello che la vede preoccupata per una possibile gravidanza non voluta. A tal fine rivolgo ancora una volta un appello alle Regioni e Province Autonome italiane affinché adottino l’atto di indirizzo predisposto dal Ministero della Salute per la piena applicazione della 194. In quel documento (che purtroppo non si è potuto trasformare in un’intesa Stato Regioni per il veto posto dalla Lombardia e dalla Sicilia, nonostante il parere favorevole di tutte le altre Regioni) si prevede che la prescrizione della contraccezione d’emergenza sia garantita, oltre che nei servizi consultoriali, anche nei pronto soccorso e nelle guardie mediche, prevedendo contestualmente che le Regioni debbano assicurare la presenza di almeno un medico non obiettore in ogni distretto sanitario. In sostanza con questo atto di indirizzo ci poniamo l’obiettivo di garantire la prestazione di interruzione volontaria di gravidanza ma anche, e direi soprattutto, le azioni finalizzate a prevenire l’aborto. E la pillola del giorno dopo è uno strumento di prevenzione dell’aborto, come lo sono tutti i contraccettivi sui quali lo stesso atto di indirizzo insiste affinché i Consultori attuino appositi programmi di informazione e sensibilizzazione per una procreazione responsabile.

La nostra scelta di correre liberi è avvertita come liberatoria

8 Aprile, 2008 (10:11) | Interviste | Da: antonella

di Bruno Miserendino

Intervista pubblicata su L’Unità, 08/04/08

«La nostra scelta di correre liberi è avvertita come liberatoria. Attenti però a non scavare fossati incolmabili con la sinistra radicale. Gli indecisi? Li sento, li vedo, ci interrogano. Ci parlano di precarietà e di laicità. Si convincono spiegando i nostri programmi, non battendo sul tasto del voto utile»

Livia Turco è in Abruzzo, gira per paesi e ospedali, ha la voce roca, però è ottimista, perché sente il Pd in crescita. E sul dopo avverte: «La scelta di correre liberi, puntando sul programma, è vissuta come una liberazione dai nostri cittadini, ma attenti a non scavare fossati incolmabili con la sinistra radicale».

Ministro, cosa vede in questi ultimi giorni di campagna elettorale? «Sto battendo i piccoli paesi, diciamo che sono in contatto con l’Italia profonda».

E cosa sente? «Avverto un recupero, i famosi incerti si materializzano, si vedono, si interrogano e ci interrogano».

Chi sono gli incerti? «Quelli che ho visto sono di centrosinistra. Si chiedono se è il caso di votare ancora. Si informano, vogliono sapere, attendono risposte. Però l’altro dato è che ovunque si tocca con mano la novità del Pd, fatta anche di tante persone nuove che si affacciano alla politica, e soprattutto tante donne, e tanti giovani».

Come viene percepito il Pd? «Come una novità vera: lo si capisce dai giovani che parlano per primi alle manifestazioni, dalle persone che si occupano di politica grazie al Pd. Ma lo si capisce anche da come la gente accoglie il messaggio politico: la nostra scelta di andare liberi, con un’assunzione di responsabilità che vuoi dire basta litigi, basta frammentazione, è vissuta come liberatoria. Poi ci sono i contenuti programmatici: io batto molto su precarietà e crescita».

Leggi il resto »

Giornata mondiale sanità sul clima: la tutela dell’ambiente fattore di sviluppo del Paese

7 Aprile, 2008 (15:48) | Dichiarazioni | Da: antonella

di Livia Turco, 7/04/08

Oggi è la giornata mondiale della sanità. E quest’anno il tema scelto dall’OMS è l’impatto del cambiamento climatico sulla salute. Un tema importante perché coinvolge diversi campi di intervento, ad ulteriore prova di come la promozione della salute sia sempre più una responsabilità collettiva. Delle istituzioni, delle imprese, delle singole persone. Un’emergenza da governare con un’azione comune che coinvolga le scelte produttive e le politiche economiche ma anche i nostri comportamenti individuali che possono contribuire fortemente allo sviluppo sostenibile delle nostre società. L’Europa può essere l’avanguardia di questa nuova visione dello sviluppo e lo ha dimostrato anche recentemente con l’accordo per promuovere “la salute in tutte le politiche”, sottoscritto nel dicembre scorso a Roma dai 27 Ministri della Salute dell’UE. Un accordo per impegnare i nostri Governi a porre la tutela della salute al centro dell’agenda economica e sociale, con iniziative di controllo e monitoraggio costante anche su tutte le scelte di natura ambientale e su quelle mirate allo sviluppo economico e industriale. In altre parole: la tutela dell’ambiente si trasformi da fattore frenante a fattore di sviluppo dei Paesi. E questo è possibile attuarlo anche in Italia, con un “ambientalismo del fare” capace di incentivare programmi e scelte basate su un uso più attento delle risorse energetiche, promuovendo l’energia solare, incentivando la raccolta differenziata dei rifiuti, potenziando le infrastrutture di rigassificazione, trasporto e stoccaggio del gas, investendo sulle ferrovie rispetto al trasporto su gomma e impegnandosi seriamente nella ricerca e lo sviluppo delle nuove fonti energetiche alternative al petrolio. E a tutto questo possiamo contribuire anche noi, a partire dai nostri piccoli gesti quotidiani: con una gestione ecologica e salutare dei nostri consumi alimentari, con la raccolta differenziata dei rifiuti, con l’uso oculato dell’energia in casa e preferendo fare due passi a piedi o in bicicletta piuttosto che prendere l’auto o il motorino per i piccoli spostamenti di tutti i giorni.

Salute dei denti, un diritto in più

7 Aprile, 2008 (12:40) | Articoli pubblicati | Da: antonella

di Livia Turco

 

Pubblicato su L’Unità del 7/04/08

 

Chiunque può rendersene conto. Un sorriso sano e bello è un indiscutibile indicatore di classe. Perché ancora oggi, nonostante il nostro Paese abbia ormai consolidato un sistema di cure universale e solidaristico, la cura e il benessere dei denti sono solo marginalmente tutelati dal servizio pubblico. E così un bel sorriso, soprattutto ad una certa età, diventa un fattore discriminante. E spesso può sfoggiarlo solo chi può permetterselo, con sacrifici economici a volte anche molto impegnativi. Insomma è un po’ come se i denti e il loro stato di salute fossero assimilati a un problema di salute quasi accessorio, come può essere una calvizie o un difetto estetico del nostro corpo. E non invece a una delle patologie che si possono e si debbono prevenire e che si possono e si debbono curare nell’ambito della sanità pubblica. Per tutti, senza discriminazioni di reddito. Far rientrare la salute dei denti nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) del Ssn è stata quindi per me anche una battaglia di civiltà e di equità. E l’ho condotta su due fronti.

Leggi il resto »

In Abruzzo ho trovato punti di eccellenza

3 Aprile, 2008 (17:11) | Articoli pubblicati | Da: antonella

In questi giorni ho ascoltato molto i cittadini che mi hanno rappresentato problemi, ma ho potuto constatare anche punti di eccellenza. L’avevo visto l’altro giorno a Popoli, l’ho visto all’ospedale di Sulmona e dell’Aquila. Anche in Abruzzo c’è una sanità di grande qualità. All’Aquila l’Ospedale San Salvatore è un punto di eccellenza perché sul tema del disagio minorile ha costruito un’attività di promozione, di prevenzione legata alla scuola, legata al territorio. Quindi, una grande eccellenza della sanità che mi sembra giusto sottolineare, da incoraggiare, perché questo e’ nell’interesse dei cittadini. Un aspetto della promozione del diritto alla salute e’ quello di dare fiducia agli operatori, fiducia agli operatori che si inventano addirittura il salvadanaio per recuperare i fondi per essere più vicini ai pazienti malati oncologici per poter fare l’assistenza domiciliare. Il reparto che ho visitato lo porterò nel cuore tutta la vita, perché e’ straordinario. Per incoraggiare queste azioni meritorie e’ giusto dirle, nominarle, e nominare la tanta buona sanità che c’è’.In merito al deficit della sanità abruzzese ho precisato che abbiamo deciso di aggredire, di azzerare non con i tagli, ma con il miglioramento degli indirizzi di politica della salute che significa non tanti ospedali, ma ospedali di specialità e soprattutto più servizi territoriali.

Le proposte del PD per la salute

1 Aprile, 2008 (12:55) | Documenti | Da: cesare fassari

Livia Turco, Ministro della Salute e capolista alla Camera in Abruzzo

Conferenza stampa di presentazione delle linee programmatiche del PD per la sanità, con Livia Turco, Walter Veltroni e Ignazio Marino, Roma 1/04/08 [video]

Cosa abbiamo già fatto per il sistema sanitario

Due anni fa abbiamo trovato un servizio sanitario allo sbando. Poche risorse, nessun investimento, crescita incontrollata della spesa, conflittualità permanente tra Governo e Regioni sulle politiche e le soluzioni da adottare. Se non fossimo intervenuti con decisione la sanità pubblica italiana avrebbe fatto la fine dell’Alitalia. Noi abbiamo salvato la sanità pubblica italiana.

E lo abbiamo fatto così:

  1. abbiamo ristabilito una cabina di governo del sistema: governo centrale e regioni “insieme” per governare la domanda di salute e ottimizzare l’offerta dei servizi al cittadino. Da qui è nato il Patto per la salute

  2. abbiamo rifinanziato il sistema. Mettendo sul piatto 10,5 miliardi in più rispetto al 2006 per l’assistenza sanitaria ai cittadini e questi soldi hanno permesso di migliorare i livelli di assistenza prevedendo anche prestazioni e opportunità in più per gli anziani, le donne, i malati cronici, i bambini e le persone non autosufficienti

  3. abbiamo riaperto il “cantiere della sanità” finanziando la costruzione di 11 nuovi ospedali, la ristrutturazione e l’ammodernamento di altri 219 nosocomi, l’acquisto di nuove apparecchiature e la realizzazione di 83 nuove reti di assistenza di base, con nuove “case della salute” e nuovi servizi territoriali. In soli venti mesi abbiamo infatti siglato 11 accordi di programma con le Regioni, dalla Lombardia alla Sicilia, sbloccando risorse non utilizzate da anni

    Leggi il resto »